Via alle terze dosi

Via alle terze dosi

Al via la terza dose dei vaccini anti Covid alle persone più fragili. Da lunedì 20 settembre le Asl della Puglia saranno operative per la somministrazione, così come previsto dalla circolare del governo regionale del 15 settembre scorso. Destinatari saranno: persone trapiantate o in attesa di trapianto, oncologiche, immunodepresse, che seguono una cura a base di immunosoppressori, in dialisi o con un’insufficenza renale cronica grave, pregressa splenectomia, persone affette da Aids sulla base del giudizio clinico.

A Taranto e provincia si comincerà in tutti gli ospedali a partire dai pazienti già contattati direttamente dalle strutture di riferimento, nel rispetto dei calendari definiti con il dipartimento di prevenzione. Si potrà ottenre quindi la terza dose al “Santissima Annunziata” e all’ospedale “Moscati” per quanto riguarda il territorio del capoluogo jonico, nelle strutture sanitarie di Grottaglie, Martina Franca, Manduria e Castellaneta, per quanto riguarda l’hinterland.

Per quanto riguarda la provincia di Lecce il punto di riferimento per la terza dose ai più fragili sarà il Dea di Lecce per i trapiantati e coloro che sono in attesa di trapianto. Le persone sottoposte a terapia di cellule Crat (coordinamento regionale attività trasfusionali), pazienti oncologici ed ematologici potranno recarsi al Dea oppure all’unità operativa di oncologia-ematologia dell’ospedale di riferimento. I reparti di nefrologia invece saranno il punto di accesso per i dializzati, mentre i reparti di malattie infettive lo saranno per i pazienti affetti da Aids immunodepressi.

I centri vaccinali saranno infine i riferimenti per tutti coloro che hanno subito l’asportazione della milza. Tutti i cittadini compresi in queste categorie saranno direttamente convocati dalle varie strutture. Anche per coloro che con immunodeficienza che sono stati vaccinati nei centri specialistici, negli hub o dai medici di base, si sta considerando la possibilità di effettuare la modalità della chiamata diretta.

Chi poi al 4 ottobre non avrà ricevuto la convocazione per la terza dose, pur rientrando nelle categorie ammesse, potranno rivolgersi ai punti vaccinali o ai distretti sanitari di appartenenza.

La somministrazione della dose aggiuntiva deve essere assicurata in primo luogo dai centri di cura, così come ha riferito alla stampa l’assessore Pierluigi Lopalco – senza però in questa prima fase, coinvolgere anche i caregiver/tutori/affidatari o genitori dei vaccinandi.

Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario e considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di Aifa, sarà possibile utilizzare come dose addizionale un qualsiasi dei 2 vaccini m‐Rna autorizzati in Italia.

“La terza dose – ha detto Lopalco – per i più fragili è necessaria per rinforzare la risposta immunologica che potrebbe essere insufficiente dopo le prime due dosi, a causa delle condizioni di base.” Quanto alle altre categorie al momento sono esclusi dalla terza dose i caregiver, tutori e genitori dei vaccinandi minorenni. Per il richiamo da effettuare invece ai cittadini ad alto rischio come anziani o personale sanitario si dovrà aspettare le decisioni del ministero della salute, di concerto con le autorità internazionali. Resta l’invito da aprte del governo pugliese e nazionale al resto della popolazione che non avesse ancora fatto il vaccino, di prenotare la prima dose e di recarsi presso i centri a vaccinarsi in modo da poter affrontare al meglio la stagione autunnale.

Dalla struttura commissariale nazionale per l’emergenza Covid arriveranno in Puglia e saranno distribuite dalla protezione civile regionale alle strutture sanitarie entro il 29 settembre, 398.970 dosi di vaccini, che consentiranno sia l’avvio delle somministrazioni delle terze dosi che il proseguimento del completamento delle vaccinazioni per fascia di età.

Finora in Puglia sono stati somministrate 5.660.119 dosi, con la migliore copertura italiana per gli over 50 (solo il 6.7% non ha ricevuto la prima dose). Il 71% dei pugliesi ha comunque completato il ciclo vaccinale e le Asl potranno rimodulare l’offerta di vaccinazione anche a “sportello” per tutti, per raggiungere la massima copertura.

Roberta Grima
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