Mesotelioma pleurico, la Puglia in campo

Mesotelioma pleurico, la Puglia in campo

Mesotelioma pleurico, la Puglia in campo. Si terrà il 29 aprile a partire dalle ore 15, a Taranto (Banca dei Saperi, in Piazza Ebalia), il convegno organizzato dal dott. Salvatore Pisconti responsabile della struttura di oncologia medica dell’ospedale tarantino “San Giuseppe Moscati”, nonché coordinatore del dipartimento jonico-adriatico della rete oncologica pugliese e il dott. Domenico Galletta, alla guida dell’oncologia medica toracica dell’IRCCS istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari.

Il mesotelioma pleurico è considerato un tumore raro: in Italia rappresenta lo 0,8 % di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo e lo 0,3 % di quelli diagnosticati nelle donne. Tuttavia, anno dopo anno, soprattutto nelle aree maggiormente industrializzate, si continua a registrare un aumento di questa patologia e proprio a causa del lungo periodo che intercorre tra l’esposizione all’amianto (che provoca circa il 90% di questo genere di tumore) e l’insorgenza del mesotelioma, si prevede un incremento delle diagnosi ancora per alcuni anni.

La legge n.257 del 1992 pur bandendo l’amianto dall’edilizia, non però ha imposto l’immediato smaltimento o inertizzazione: i piani di bonifica sono spesso andati a rilento, così che ancora oggi, questo materiale continua ad essere presente in molteplici ambienti di vita e di lavoro, esponendo al rischio di ammalarsi coloro che vivono o lavorano inalando il pulviscolo provocato dal pericoloso materiale.
Peraltro il mesotelioma pleurico – una delle più gravi malattie causate dall’amianto – si manifesta in molti casi molto tempo dopo l’esposizione al materiale (anche più di quaranta anni più tardi).

Per queste ragioni, parlare ancora oggi delle conseguenze dell’amianto sulla salute e di come queste possono essere affrontate resta di grande attualità. Così come continuare a studiare questa malattia è di fondamentale importanza perché si tratta di una patologia ancora poco conosciuta e gli avanzamenti delle conoscenze e delle terapie procedono con molta difficoltà.

Grandi speranze sono riposte nell’impiego dell’immunoterapia, sperimentata negli ultimi anni per trattare i mesoteliomi, soprattutto nei casi in cui non si può intervenire chirurgicamente, ma c’è ancora molto da definire per comprendere meglio i meccanismi di questa malattia e per valutare nuove strategie terapeutiche, da quelle chirurgiche, alla radioterapia alle terapie mediche.

La Puglia è particolarmente interessata da questo fenomeno, soprattutto in alcune aree geografiche nelle quali problematiche ambientali e malattie si combinano in maniera preoccupante. Il comune di Taranto, secondo il rapporto del registro nazionale dei mesoteliomi pubblicato dall’Inail, risulta essere uno dei primi comuni pugliesi per incidenza del mesotelioma pleurico.

“Proprio per l’alta incidenza di questa patologia nel nostro territorio – spiega il Dott. Pisconti – abbiamo scelto Taranto come sede di una giornata di studio sul mesotelioma della pleura. Si tratta di una malattia ad alto impatto sociale e anche per questo è importante fare il punto della situazione con una prospettiva multidisciplinare, concentrandoci sugli aspetti sanitari e terapeutici, cercando nuovi punti di incontro e stimoli di riflessione e ricerca, ma senza tralasciare i risvolti sociali.”

L’evento prevede una tavola rotonda alla quale parteciperanno diverse autorità ed esperti nel settore. È prevista la presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del Direttore Generale ASL Taranto Vito Gregorio Colacicco.

Il convegno è gratuito e aperto a decisori di politiche sanitarie, pazienti, caregiver e cittadini, previa pre iscrizione per info: info@eventiagora.it – tel. 0805093954.

Roberta Grima
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