Arriva al ministro il “caso fiction” nel Dea di Lecce

Arriva al ministro il “caso fiction” nel Dea di Lecce

E’ finito sul tavolo del viceministro Sileri e del ministro Speranza, il caso della fiction girata in questi giorni per la Rai nel Dea di Lecce. Come apparso nei giorni scorsi sulla stampa locale e nazionale, l’evento televisivo ha scatenato non poche polemiche, anche perchè nella prima giornata di ripresa sopratutto alcuni protagonisti, sono stati visti senza mascherina anche nei momenti di pausa, quando non girando il film, avrebbero dovuto indossare il dispositvo di protezione.

Ad ogni modo alle polemiche è seguita un’interrogazione da parte del senatore del movimento 5 stelle Iunio Romano, che ha scritto al ministro Speranza per chiedere quali provvedimenti intenda intraprendere per evitare eventuali ripercussioni negative sulla tutela della salute pubblica.

“All’interno della struttura ospedaliera – si legge nell’interrogazione – operano medici, infermieri e operatori socio-sanitari, dediti alla cura e assistenza di pazienti colpiti dal Coronavirus. In un momento in cui la curva pandemica non accenna a decrescere – scrive il senatore – appare quanto meno inopportuno e senza dubbio rischioso consentire l’allestimento addirittura di un set televisivo, con tutto ciò che esso comporta, quando persino l’accesso dei familiari dei pazienti è interdetto”.

“Il 16 gennaio – ricorda il senatore Romano – sono stati attivati 16 posti di terapia intensiva respiratoria immediatamente convertibili in posti di terapia intensiva generale, garantendo così 60 posti letto di area pneumologica, di cui 16 ad alto impegno assistenziale e 44 a medio impegno.

Sebbene l’azienda sanitaria sembrerebbe avere escluso contatti con i reparti COVID-19 da parte della troupe televisiva e il pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, appare quanto meno inopportuno allestire un set televisivo all’interno di una struttura che, in piena emergenza pandemica, dovrebbe assolvere a ben altre esigenze.”

Considerato che destinare un ospedale COVID-19 come il DEA di Lecce, a location per realizzare una fiction televisiva dal 25 gennaio al 27 febbraio 2021, in un momento in cui la curva pandemica non accenna a decrescere, appare senza dubbio inopportuno e rischioso. Romano chiede perciò di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti e quali iniziative intenda intraprendere, al fine di scongiurare ripercussioni negative sulla salute pubblica.

Roberta Grima
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