Blitz di Striscia a Martano e all’ex dispensario di Lecce.

Blitz di Striscia a Martano e all’ex dispensario di Lecce.

La questione del poliambulatorio di Martano, è arrivata anche all’attenzione di Striscia La Notizia. Nei giorni scorsi l’inviato “Pinuccio”, si é fermato in via Fratelli Cervi del comune salentino, per verificare quanto già segnalato da SanitàSalento, ovvero: una risonanza magnetica articolare, nuova, imballata da dicembre scorso e chiusa in una stanza del seminterrato del poliambulatorio.

Uno spreco di milioni di euro
Sette milioni di euro di fondi FERS 2014 – 2020, provenienti dalla comunità europea, per acquistare l’apparecchiatura, ma anche per realizzare i lavori necessari nel seminterrato, dove collocare la risonanza. Soldi che rischiano di diventare puro spreco, se non si finiscono per tempo le opere di ristrutturazione, che si sarebbero già dovute terminare a dicembre 2015.

Diminuire le liste di attesa
L’acquisto della risonanza a Martano, con il potenziamento del poliambulatorio, aveva l’obiettivo di fornire il territorio di servizi sanitari. In tal modo si cercava di svuotare gli ospedali dalle prenotazioni che possono essere smaltite ambulatorialmente, lasciando i nosocomi dedicati ai ricoverati e ai casi più gravi.

Lavori mal fatti e non a norma
Ad oggi però, come ha constatato lo stesso inviato di Striscia, l’edificio non è ancora terminato. Quanto realizzato poi, non sarebbe del tutto a norma. Si segnalano infiltrazioni di acqua negli ambienti nuovi, nei giorni di pioggia, con infissi evidentemente non a misura. Tutt’ora l’edificio non avrebbe l’agibilità, nonostante ciò l’utenza entra ed esce, non si sa con quale rischio per l’incolumità pubblica.

Resta inoltre una scala antincendio interrotta, ma cosa più grave, mancherebbe il collaudo tecnico – amministrativo del poliambulatorio. Presupposto questo, fondamentale per verificare che i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte e secondo le norme di sicurezza. Collaudo che l’ingegnere deputato, avrebbe dovuto stilare per l’Asl, che avrebbe poi deciso di saldare il lavoro alla ditta, o di chiedere, prima di pagare, degli aggiustamenti laddove necessario. Nulla di tutto questo.

I rifiuti pericolosi
Pinuccio si è soffermato anche sul cumulo di rifiuti a ridosso del poliambulatorio, che presumibilmente sembrano scarti dei lavori realizzati, proprio nella struttura ambulatoriale. Un paradosso, visto che la stessa Asl è l’organo competente che controlla il corretto smaltimento da parte delle imprese, per evitare inquinamento tossico e pericoloso per la salute dei cittadini.

Il percorso sanitario per le donne, chiuso da anni
Da via Fratelli Cervi a Martano, l’inviato si è poi spostato in via Miglietta a Lecce, davanti all’ex dispensario. Questa volta non c’è una risonanza imballata, bensì un mammografo di ultima generazione. “Due milioni di euro fermi – come riportato il 23 marzo scorso da SanitàSalento– a fronte di liste di attesa che vedono come prima disponibilità per una mammografia non urgente, l’anno 2021 nel polo oncologico di Lecce.

L’ex dispensario, come il poliambulatorio di Martano, é stato ristrutturato con fondi FERS 2007 -2013, per un importo di 12 milioni e 600 mila euro, diventati al ribasso quasi 10 milioni di euro. Il progetto si interrompe per fallimento della ditta, come scrisse nel 2016 il responsabile della gestione dei fondi comunitari, all’allora direttrice Silvana Melli. L’impresa subentrante termina l’opera e l’Asl paga il lavoro alla ditta, con fondi aziendali. A distanza di quasi dieci anni, la struttura che doveva essere destinata ai servizi sanitari per la salute delle donne, é chiusa. Nel frattempo, a settembre scorso, si é inaugurato un poliambulatorio privato dedicato proprio alle donne.

Roberta Grima
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