In autunno il nuovo poliambulatorio di Martano. Ieri Emiliano sul posto

In autunno il nuovo poliambulatorio di Martano. Ieri Emiliano sul posto

Il prossimo autunno 2018, saranno finalmente trasferiti tutti i servizi previsti nel nuovo edificio del poliambulatorio di Martano. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Asl salentina Ottavio Narracci, al presidente della Puglia Michele Emiliano, giunto sul posto questo pomeriggio, per vedere lo stato dell’arte della struttura, tra i presenti oltre al sindaco di Martano Fabio Tarantino, anche il consigliere regionale Sergio Blasi, il sindaco di Sternatia Massimo Manera, l’ex deputato Federico Massa, oltre al responsabile dei lavori e della gestione dei fondi fers Antonio Leo, dell’ufficio tecnico dell’Asl.

Nel plesso di via Fratelli Cervi, dovrebbero essere trasferiti il 118, la guardia medica, il sert e la dialisi, tutti servizi allocati altrove e dove ad oggi l’Asl continua a pagare da anni un fitto, per un totale di circa 20 mila euro annui. Il nodo è che l’edificio nuovo, oltre ai servizi dovrebbe accogliere le grandi macchine come il mammografo e la risonanza magnetica, ad oggi non é del tutto in funzione, nonostante i lavori dovessero essere pronti dal 2013 prima, dal 2015 poi, con una proroga dei fondi comunitari, così come previsto dalla scheda tecnica dell’Asl leccese, che indica i lavori come opere finanziate dalla comunità europea, per un totale di 4 milioni di euro.

Ad autunno quindi sarà tutto pronto, anche la documentazione dei vigili del fuoco per l’agibilità del poliambulatorio, sia per quanto riguarda la parte vecchia, che quella nuova. Inoltre il direttore dell’asl, sollecitato dall’ex deputato Massa, si è detto fiducioso anche per quello che riguarda la certificazione sulla sicurezza antincendio.

In particolare Narracci dichiara che per il plesso nuovo, l’autocertificazione sulla sicurezza antincendio, è in corso da parte dei vigili del fuoco. Non solo, il direttore generale, che ammette alcune criticità nei lavori dell’edificio, spiega che il ritardo dell’opera, sia dovuta a degli errori iniziali nella stesura della scheda tecnica di finanziamento, dove i 4 milioni di euro comprendevano non solo le opere in muratura, ma anche l’acquisto delle macchine che invece non erano state inserite. L’Asl quindi, avendo perso parte del finanziamento europeo, che doveva servire per acquistare le macchine, lo recupererebbe da un secondo finanziamento chiesto, di 7 milioni di euro, somma che serve a mettere a norma la parte vecchia della struttura e dalla quale attingere una parte per recuperare risorse anche per rimborsare gli acquisti del mammografo e della risonanza magnetica, non contemplate nel finanziamento originale.

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Quello che si sa sul poliambulatorio di Martano, é che dopo 5 anni dai lavori, l’edificio non è ancora operativo a tutti gli effetti, che l’Asl sta lavorando perché la struttura sia funzionante al 100% per il prossimo autunno, che le opere mancanti si stanno realizzano con fondi aziendali, per poi chiedere un rimborso tramite un secondo finanziamento, che a dire del direttore, sono in fase di trasferimento alcuni servizi come quello di igiene, e che sempre a dire di Narracci, l’edifico ha l’agibilità. Quello che molti però non sanno é che é partita una documentazione su questa vicenda all’ANAC, l’autorità anticorruzzione, dopo che la deputata cinque stelle Veronica Giannone, nel suo ultimo sopralluogo a Martano, riscontrò una serie di anomalie e lavori mal eseguiti, finanziati dalla comunità europea. Vista la situazione Emiliano, da presidente regionale, ha detto che continuerà a seguire questa storia da vicino, affinché ciascuno faccia la propria parte.

Fa parte dell’inchiesta anche:

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Roberta Grima
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