Ci risiamo, ancora un volta un’attrezzatura diagnostica dell’asl salentina, si guasta e resta ferma per mesi. Nello specifico si tratta dell’ortopantomografo (OTP del gruppo Villa) di Scorrano, impiegato per eseguire le panoramiche dentali, che da quattro, cinque mesi non funziona. A segnalarlo Dario Cagnazzo e Massimiliano Ruggeri della dirigenza sindacale della FELDAL – UIL. Lo strumento sarebbe stato bloccato da un paziente disabile, arrivato in radiologia l’estate scorsa. Da Luglio si attende che venga riparato, mentre il personale sanitario è costretto a rimandare gli utenti prenotati, a data da destinarsi.
Si ricorre alla TAC
L’aspetto grave è che Scorrano è dotato di un servizio di traumatologia maxillofacciale, che dovrebbe poter contare su questo attrezzo per uno studio mandibolare in caso di traumi e poter fare diagnosi in tempi rapidi, invece in casi importanti e urgenti, si ricorre alla tac, occupandola quando se ne potrebbe fare a meno.
Da una ditta all’altra
Dall’ospedale sono state fatte molteplici segnalazioni, anche da parte del primario della radiologia, l’ultima richiesta è di due giorni fa, fatta al CNR, la centrale a Maglie, di riferimento per l’ingegneria clinica delle strutture sanitarie del sud Salento. A rispondere c’é il personale della ditta REVI che, con la società TEA, costituì l’associazione temporanea di imprese, che nel 2008 vinse l’appalto per il servizio di manutenzione di bioelettromedicali, nell’allora asl Lecce 2. I tecnici della REVI, avrebbero fatto sapere all’ospedale di aver ricevuto la richiesta, ma che a intervenire sarà il personale della casa madre dell’ortopantomografo.
Perchè aspettare tanti mesi per la riparazione?
Si attende ora di conoscere quando la casa madre manderà sul posto i tecnici per riparare l’attrezzatura. I tempi si allungano quindi, per questi passaggi dalla REVI alla ditta produttrice, ma non solo: é possibile anche che se l’asl è arretrata con il pagamento di vecchie prestazioni all’impresa madre, quest’ultima non voglia muovere i suoi uomini se prima non si regolarizza il pagamento, un altra possibile spiegazione, potrebbe essere la necessità di delibera, a seguito di un preventivo presentato. Meglio sarebbe forse come si fa per alcune apparecchiature e per il “Vito Fazzi”, avere un contratto con la ditta che fornisce la strumentazione, per cui con l’acquisto si riceve anche la manutenzione e riparazione dell’apparecchiatura. Con questa procedura, come dicono gli stessi medici, i tempi sono molto più celeri e quando si chiama la ditta, il giorno dopo manda i tecnici per le eventuali riparazioni.
Nel sud Salento invece, cambia il sistema, già questa diversità di procedura ha suscitato non poche perplessità.
La ditta manutentrice, lavora con un appalto scaduto nel 2011
E qui torniamo al passato, l’anno scorso per l’esattezza, SanitàSalento si era già occupata del servizio di manutenzione e riparazione delle strumenti all’interno degli ospedali salentini. Quello che emerse é che la REVI/TEA garantisce il servizio nel sud Salento, senza un regolare appalto, perché quello del quale è risultata aggiudicatrice nel 2008, è scaduto nel febbraio del 2011. Dopodicchè la REVI ha continuato a lavorare grazie a proroghe rinnovate di anno in anno, sino ad oggi. Procedura illegittima – aveva evidenziato la consigliera regionale Antonella Laricchia – che l’anno scorso, segnalò l’anomalia alla procura di Lecce. La proroga del contratto infatti, andrebbe contro le direttive ANAC (autorità nazionale anticorruzione), che nella deliberazione n.34 del 2011, art.4.2, sancisce che la proroga è un provvedimento eccezionale e in quanto tale, non può rappresentare una forma contrattuale stabile nel tempo, l’ente pubblico cioé può ricorrervi solo con determinati limiti temporali, entro i quali deve essere espletata la nuova gara per l’affidamento del servizio. Limiti temporali che nella delibera di proroga dell’asl, non sarebbero indicati, per cui la RE.VI/TEA lavora dal 15/03/2011, data del rinnovo, sino a un tempo indefinito, il che non potrebbe essere.
L’esposto del movimento 5 stelle
La consigliera Laricchia, presentò la documentazione anche alla Corte dei Conti, perchè si facesse chiarezza su come venisse gestito il denaro delle casse dell’asl, dal momento che non si spiega come vengano pagate le fatture ad una ditta che però ha un contratto scaduto e una proroga ad oltranza, il che potrebbe creare una distorsione del mercato, quindi un eventuale danno erariale, a meno che la pubblica amministrazione non dimostri di aver attivato tutti gli strumenti necessari, per evitare ciò.
C’é la commissione giudicatrice per la gara di appalto
C’è da dire che per più di dieci anni la REVI/TEA ha lavorato di proroga in proroga, finalmente però qualcosa si è mosso: la società InnovaPuglia, piattaforma regionale per l’acquisto centralizzato di beni e servizi, ha inviato le lettere di comunicazione ai professionisti, nominati membri della commissione giudicatrice per la procedura di gara, relativa alla gestione di apparecchiature elettromedicali delle asl pugliesi. A ricevere la lettera: l’ingegnere Angelo Maiano, il collega Daniele Paladini e l’ingegnere Massimo Marra, attualmente responsabile dell’ingegneria clinica per tutte le strutture sanitarie dell’asl leccese.
Maiano è un ingegnere elettronico, con una specializzazione a Trieste in ingegneria clinica e un master di secondo livello in managment in ingegneria clinica. Paladini è invece un ingegnere biomedico, con un master in ultrasuoni in cardiologia presso la facoltà di medicina di Pisa e l’istituto scientifico biomedico Euro Mediterraneo. Marra infine, é laureato in ingegneria delle telecomunicazioni con un corso di perfezionamento sulla sicurezza del lavoro, un master in restauro e recupero del patrimonio architettonico e un dottorato di ricerca presso il dipartimento cardio – toracico in technology assestment, economia sanitaria.
Dubbi sulle nomine
Anche sui commissari é nuovamente intervenuta la consigliera Laricchia, chiedendo all’asl gli atti di accertamento su eventuali incompatibilità degli ingegneri, nonchè le forme di pubblicazione del bando de equo.
Nel frattempo sulla situazione di Scorrano, abbiamo contattato direttamente la REVI, per chiedere in quanto tempo si possa avere la riparazione dell’ortopantomografo, la ditta però ci ha chiesto di scrivere un’email alla quale attendiamo una risposta. Anche l’ingegnere clinico dell’asl salentina, Massimo Marra è stato contattato telefonicamente, senza esito positivo; avremmo voluto chiedere delucidazioni sulla tempistica di riparazione e visto che é anche membro della commissione aggiudicatrice la nuova gara, ci sarebbe piaciuto sapere di più sui tempi di quest’ultima procedura.
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