Riceviammo e pubblichiamo, comunicato dell’asl di Lecce a firma del Direttore dell’esecuzione del contratto gas medicali del “Vito Fazzi”, e quindi anche del DEA, in quanto Padiglione del “Fazzi”, ingegnere Andrea Zocco:
“Sull’impianto di distribuzione dei gas medicinali del DEA, realizzato dall’Azienda Rivoira, per conto dell’Ati aggiudicataria dei lavori di realizzazione del Dea, è stata rilevata una perdita di lieve entità.
Per tale motivo, di concerto con la Ditta Air Liquide, titolare del contratto di manutenzione degli impianti, si è proceduto oggi, 13 maggio 2020, alla riparazione della tubazione di mandata di aria medicale al DEA. Nello specifico è stata sostituita la tubazione flessibile “difettosa” con altro accessorio fornito dalla stessa ditta Rivoira.
L’intervento è stato eseguito e completato dalla Ditta Air Liquide per tramite di una ditta subappaltatrice.
Per verificare personalmente l’andamento dei lavori, per tutta la durata dell’intervento, ho presenziato in loco, insieme al Direttore dell’Unità Operativa Ingegneria Clinica, Ing. Massimo Marra.
Contestualmente si è proceduto a rifunzionalizzare l’anello dei gas medicinali.
Dalla data di attivazione del padiglione Dea, è stata sempre garantita l’erogazione dei gas medicinali, Ossigeno ed Aria medicale, a tutti i reparti operativi all’interno della struttura”.
Un tutt’uno “Fazzi” e Dea, che fa estendere le gare dal primo al secondo plesso ospedaliero
Quello che ci ha colpito in questa nota chiarificatrice, è proprio la premessa iniziale in cui si presenta l’ingegnere come “direttore dell’esecuzione del contratto gas medicali del “Vito Fazzi”, e quindi del Dea. Come se essere responsbaile per un ospedale, automaticamente fa ricoprire lo stesso ruolo in un altro. Proprio come gli appalti aggiudicati nel “Vito Fazzi” ed estesi al Dea, senza gara. Come il servizio di vigilanza per esempio: l’istituto che garantisce la sicurezza nel “Fazzi” lo fa automaticamente anche nel Dea, così chi fornsice gas medicali nel primo, lo fa anche nel secondo. Le gare? Non ci sono. D’altronde é scritto chiaramente in questa nota che il Dea è padiglione del “Fazzi”, a meno che non ci siamo persi qualcosa, come un accorpamento dei due plessi in un unico blocco, il Dea é una struttura a sè, rispetto al “Vito Fazzi”. Se così è non dovrebbero esserci estensioni di appalti, ma andrebbero espletate ex novo le procedure di gara, per attivare i singoli servizi.