Una relazione indispensabile quella che avrebbe dovuto stilare l’ingegnere Giuseppe Caiffa, per conto dell’Asl, in qualità di collaudatore esterno statico, per il poliambulatorio di Martano in via Fratelli Cervi. Relazione che invece il professionista non ha fatto. Si tratta del collaudo tecnico – amministrativo che ad oggi manca e con il quale viene accertato il lavoro realizzato dalle imprese, verificando se le opere finanziate sono state eseguite a regola d’arte, secondo normativa o invece ci sono anomalie che quindi nella relazione del collaudatore, solitamente vengono segnalate.
La relazione tecnica – amministrativa evita che si liquidi ditte, senza prima accertare che queste abbiano svolto bene quanto contrattualizzato, soprattutto per evitare di saldare lavori mal fatti, visto che si tratta di pagare con denaro dei cittadini.
Ebbene non si capisce perché, questa relazione, ovvero il collaudo tecnico – amministrativo, relativo al poliambulatorio di Martano, non sia stata effettuata. Non solo, ma l’ingegnere Caiaffa si sarebbe persino dimesso dall’incarico, proprio come il suo predecessore, l’ingegnere Palermo, sostituito immediatamente da Giovanni Caiaffa, nominato con un affidamento diretto, senza alcuna procedura o atto che giustificasse la nomina diretta.
Che vuol dire la mancanza di un collaudo tecnico – amministrativo
Il mancato collaudo tecnico – amministrativo, significa per il poliambulatorio di Martano, che non può essere attivo. Significa che la risonanza, come il mammografo non possono essere funzionanti, significa avere un edificio non in regola, quindi non usufruibile per l’utenza, perché potrebbe essere non sicuro. Invece sappiamo che il poliambulatorio funziona, come funziona il mammografo e gli ambulatori.
Perché non viene fatto il collaudo allo stabile?
Il punto é capire cosa impedisce a stilare il collaudo tecnico amministrativo, capire se la risonanza magnetica attualmente imballata da dicembre scorso, potrà mai essere installata. Per la legge, l’ingegnere Caiffa avrebbe dovuto scrivere il collaudo tecnico – amministrativo, entro sei mesi dalla fine dei lavori e comunque non oltre un anno dal termine di questi. Poiché il direttore dei lavori strutturali a Martano, ha dichiarato in una sua relazione indirizzata all’ex direttrice Silvan Melli, che il poliambulatorio era completato e funzionale già a fine ottobre 2015, il collaudo si sarebbe già potuto fare allora o poco dopo o comunque non oltre un anno.
Dunque l’Asl avrebbe saldato la ditta, senza preoccuparsi di far fare un collaudo tecnico -amministrativo che la tutelasse in caso di anomalie o lavori mal eseguiti. In tale circostanza, l’azienda sanitaria non potrà rivalersi contro l’impresa.
Più volte i dirigenti dell’ area tecnica dell’Asl, in primis il direttore Daniele Prete, hanno sollecitato il RUP (responsabile unico di procedimento) l’ingegnere Pisanello, proprio per ottenere, dal collaudatore, il collaudo tecnico – amministrativo senza il quale il poliambulatorio non potrebbe funzionare, ma senza ottenere alcunché. Nel frattempo la procura indaga e proprio nei giorni scorsi la guardia di finanza ha ascoltato il collaudatore ingegnere Caiffa.