Si faranno i dipartimenti nell’Asl di Lecce. L’ha confermato il direttore sanitario dell’Asl di Lecce Antonio Sanguedolce, sentito telefonicamente ieri. Il manager ha confermato che tutto il territorio salentino, sarà organizzato per dipartimenti, ogni unità semplice o complessa verrà inserita in questa formula organizzativa, un sistema a rete, che collega sotto un unico coordinatore, tutti i vari servizi per tipologia, ognuno però – ha spiegato Sanguedolce – sarà specializzato in un determinato settore. Per fare un esempio: i reparti di neurologia saranno sotto un unico capo dipartimento, che coordinerà i singoli reparti o ambulatori neurologici, affidando a ciascuno una specialità: la neurologia pediatrica, le emergenze neurologiche, la neurologia per i casi meno gravi, e cosi via. In questa maniera, sarà più semplice creare dei percorsi specifici, sarà più chiaro anche per il cittadino dove rivolgersi in determinate situazioni, ma sopratutto ci sono maggiori garanzie per alzare la qualità delle prestazioni, le equipe infatti, saranno dedicate, specializzate, accumuleranno maggiore esperienza in una determinata branca e ci sarà più sicurezza per il cittadino. Oltre a ciò anche l’aspetto amministrativo sarà più snello, come per esempio lo spostamento del personale da un reparto all’altro nell’ambito dello stesso dipartimento, per ottimizzare le risorse umane e raggrupparle per specialità.
In questa rete, il “Vito Fazzi” farà da nodo centrale, visto che secondo il piano di riordino è l’ospedale HUB, quello di riferimento da quale poi si snodano tutti gli altri servizi periferici, il reparto ospedaliero leccese avrà, nell’ambito dei dipartimenti,il compito di ricoprire un ruolo di alta complessità e quindi vien da sé che le equipe mediche, infermieristiche e tecniche, dovranno essere all’altezza della situazione.
Il sistema dipartimentale, coinvolgerà come detto non solo i vari reparti ospedalieri, ma anche le unità semplici,i servizi territoriali, gli ambulatori. In questo mese di luglio a via Miglietta si sta quindi lavorando per definire i vari dipartimenti. “Abbiamo voluto istituire subito quello di ortopedia e traumatologia – ha detto Sanguedolce – perché ci è sembrato più urgente, soprattutto in questo periodo estivo, quando sulle nostre strade gli incidenti purtroppo sono numerosi e con essi i traumi che arrivano in ospedale. Dopodicchè passeremo via via anche agli altri, compreso quello chirurgico, materno infantile, quello di emergenza, ecc… “Si tratto di capire in alcuni casi in quale tipologia di dipartimento collocare i vari reparti e servizi. Ci sono – ha aggiunto il direttore – casi in cui un reparto, come quello di neurologia, può essere sotto l’organizzazione del dipartimento di emergenza, oppure sotto quello neurologico. Ecco, dobbiamo definire meglio questi aspetti, in questo mese di luglio siamo concentrati su questo, ma non sono certo che riusciremo a concludere il lavoro entro la fine dell’estate.”
C’è però chi arriccia il naso e ricorda che le scelte di politica sanitaria, di organizzazione dei servizi, rientrano nella programmazione dell’Asl, definita nell’atto aziendale, documento spedito alla Regione perchè venga approvato da quest’ultima, ma questo passaggio sembra non esserci ancora stato e dunque il rischio è che l’Asl possa compiere passi illegittimi.
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