Non é bastata a calmare gli animi dei grottagliesi, l’attivazione del nuovo ambulatorio della medicina dello sport, avvenuta sabato nell’ospedale “San Marco”. L’iniziativa – si legge nel comunicato dell’asl tarantina – nasce in previsione dei vari interventi a supporto della nomina di Grottaglie, quale Città Europea dello Sport 2020”. Come afferma Stefano Rossi, direttore generale dell’asl – “il nuovo ambulatorio riflette l’attenzione della Regione Puglia, per il territorio e per l’ospedale “San Marco”, prossimo centro nevralgico di assistenza territoriale”.
Grottaglie: un ospedale che poteva fare da supporto a Taranto che scoppia letteralmente
L’attenzione della Regione Puglia per Grottaglie, sarebbe per il comitato del nosocomio “San Marco”, quella di aver dismesso il nosocomio di servizi sanitari ospedalieri, senza dare valide alternative, senza per esempio attendere che si realizzasse il nuovo ospedale tarantino “San Cataldo”, che potesse così rispondere alla domanda di salute dei cittadini dell’hinterland. Ad oggi si sono dismessi alcuni servizi, per cui i grottagliesi che hanno un emergenza per esempio, sono costretti a recarsi al “Santissima Annunziata” di Taranto che, con la chiusura dei pronto soccorso dell’opsedale “Moscati” e di quello di Grottaglie, non ce la fa a smaltire l’enorme bacino di utenza.”
Non servirebbe quindi un nuovo ambulatorio della medicina dello sport, almeno per i rappresentanti del comitato “San Marco” che chiedevano invece una seria programmazione sanitaria per Grottaglie.
Anche l’assessore regionale chiedeva un intervento per Grottaglie
Una storia vecchia, segnalata più volte dall’attuale assessore regionale Cosimo Borraccino, che prima di diventare delegato allo sviluppo economico, aveva votato contro il piano di riordino ospedaliero di Emiliano. Sabato l’attivazione del nuovo ambulatorio della medicina dello sport, non ha cancellato il dissenso del comitato “San Marco”, neanche dopo le scuse di Emiliano fatte qualche settiamana fa. “Non bastano le scuse – fa sapere il comitato – vogliamo proposte e soluzioni immediate, vogliamo avere una cronoprogrammazione pianificata per Grottaglie.”
Nel post pubblicato sulla pagina facebook dal comitato, si legge anche la delusione provata verso il direttore della asl Stefano Rossi, che avrebbe ignorato gli impegni presi con il comitato stesso, presenziando piuttosto a tutti gli altri eventi. Il manager avrebbe quindi dato un chiaro messaggio: gli utenti asl – si legge nel post del comitato – non sarebbero tutti uguali: a Grottaglie e dintorni ci sono cittadini e pazienti di serie B.”
Il comitato non si arrende e promette battaglia
“Grottaglie è ancora una città che – per il comitato “San Marco” – non avrebbe più riferimenti istituzionali, chiusi a doppia mandata nell’isolamento del palazzo, lontani dalle esigenze e dai problemi della gente. Per questo – conclude il post – siamo pronti a continuare la battaglia per il diritto alla salute e a ritornare in piazza con le “mascherine bianche”, per difendere la nostra dignita’ di cittadini.
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