Un’esposto alla Corte dei Conti e all’autorità anticorruzione per vederci chiaro sulla gara lavanolo, quella che dovrebbe servire a rifornire gli ospedali pugliesi, di biancheria. Una gara da 187 milioni di euro per una durata di sette anni.
Secondo il consigliere regionale del movimento 5 stelle Mario Conca, l’affidamento del servizio di biancheria negli ospedali della Puglia, in corso di espletamento, é da annullare, perché alquanto discutibile e poco chiara. Non è chiaro per esempio perché la Regione Puglia abbia predisposto la selezione per l’appalto in un unico lotto, “quando di norma – dice Conca – ce ne dovrebbero essere almeno due, come in altre regioni, visto che ci sono due grandi tipologie di reparti ospedalieri: chirurgici e medici”, con rispettive differenze di servizio e di prezzo.
Nelle chirurgie infatti la biancheria si sporca di più e richiede maggiori cambi, quindi con costi più alti, nei reparti clinici invece, il servizio non richiede particolari surplus. Centralizzare la gara in un unico lotto livellando tutti i reparti con una sola modalità di prezzo, quello più alto, come se si trattasse solo di reparti chirurgici, significa spendere molto di più, “differenziare avrebbe significato risparmiare 35 milioni di euro – dice Conca – visto che le branche chirurgiche sono la minor parte rispetto a tutta l’attività ospedaliera.” Una differenza di prezzi che vede il servizio di biancheria chirurgico a 4,20 euro per la fornitura giornaliera e 3,30 euro per i reparti medici.
Costi che la Regione Puglia avrebbe ripreso dall’ANAC e inserito nel bando, senza tener conto – secondo il consigliere Mario Conca – che l’ente anticorruzione pone degli indici di massima, entro i quali attenersi; sta poi all’ente appaltante – chiarisce Conca – quindi al governo pugliese, stabilire il prezzo ed eventualmente trattare con l’impresa, senza superare i numeri indicati dall’ANAC. Con la centralizzazione della gara, ci si aspettava una riduzione dei costi, visto che lo stesso servizio – sottolinea l’esponente del movimento 5 stelle – nelle cliniche private, viene a costare ogni giorno 1,80 euro, l’ente pubblico invece, pagherebbe più del doppio, mentre ad oggi, con una proroga della vecchia gara, l’Asl barese, paga 2,50 euro al giorno per rifornire di biancheria l’oncologico “San Paolo” di Bari. “iCon questa nuova gara centralizzata, invece di il costo, viene lievitato del 71%” – conclude Conca.
Il consigliere ha presentato un mese fa un’interrogazione al governo pugliese, dal quale attende nelle prossime settimane una risposta, nel frattempo, il rappresentate regionale del movimento 5 stelle ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e all’ANAC. Sull’argomento abbiamo contattato il direttore del dipartimento regionale della sanità, Giancarlo Ruscitti, ma non vi é stato modo di parlarci.
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