Bloccati i ricoveri, si lavora senza pazienti

Bloccati i ricoveri, si lavora senza pazienti

Tra una settimana, dieci giorni, la lungodegenza di Nardò dovrebbe tramutare in unità territoriale (UDT) e trasferire quindi i ricoveri nella medicina – lungodegenza di Copertino. A comunicarlo il direttore del distretto neretino, Oronzo Borgia, che chiarisce come i lavori di adeguamento dei locali di Nardò, termineranno a breve e si potrà passare quindi alla fase di accreditamento da parte del dipartimento di prevenzione di Brindisi, deputato alla realizzazione dell’istruttoria.

A partire dalla prossima settimana quindi, quattro posti letto di lungodegenza ospedaliera verranno attivati nella medicina ospedaliera del “San Giuseppe”, nel frattempo? Nel frattempo sono stati bloccati i ricoveri a Nardò, per avviare i lavori, mentre il personale medico e paramedico resta nella struttura neretina a fare non si sa bene cosa, visto che da tempo non ci sono pazienti. Da quanto riferisce il sindcalista Floriano Polimeno, segretario provinciale della CGIL, l’ultimo paziente è stato dimesso da Nardò pochi giorni fa, ma dicono i bene informati, sarebbero stati espletati turni e reperibilità, seppure per un solo degente, mentre a Copertino c’è chi dovendo fare il turno di notte, é costretto a coprire anche quello di mattina, contravvenendo alla normativa, pur di garantire l’assistenza necessaria.

Polimeno ha già scritto una nota alla direzione dell’Asl, ai dirigenti infermieristici, al direttore dello Spesal, responsabile del servizio di sicurezza sul lavoro, per chiedere chiarimenti in merito non solo all’impiego del personale, ma anche in merito a come si intenda procedere per l’attivazione dei quattro posti letto di lungodegenza ospedaliera a Copertino, visto che già oggi i medici non sono sufficienti e che molti pazienti ricoverati in medicina non trovando posto, sono extralocati in altri reparti come ortopedia e chirurgia.

Polimeno sottolinea anche l’importanza dell’idoneità dei locali e nello specifico chiede all’azienda sanitaria, dove saranno collocati in medicina, i quattro posti di lungodegenza che dovranno rispettare gli standard alberghieri.

Il rappresentate sindacale attende una convocazione urgente da parte dell’Asl, insieme ad una delegazione trattante per discutere nel merito le varie fasi di attivazione della lungodegenza nel presidio ospedaliero di Copertino e soprattutto, come è avvenuto per la dismissione delle altre unità operative complesse della ASL, la riassegnazione del personale attualmente in dotazione alla Ex lungodegenza del PTA di Nardò.

Polimeno precisa che in assenza di riscontro, si vedrà costretto a tutelare i lavoratori nelle sedi opportune e se il caso con il coinvolgimento delle autorità preposte. Dalla direzione al momento nessuna risposta, SanitàSalento ha provato a contattare la direzione sanitaria, senza riuscire però a reperire il direttore

Roberta Grima
ADMINISTRATOR
PROFILE

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *