Fimmg e vaccino anti Covid ancora incertezza sul nodo finanziamenti

Fimmg e vaccino anti Covid ancora incertezza sul nodo finanziamenti

Nessun cenno sulla prossima campagna vaccinale anti Covid, nonostante sembra certa ormai la necessità di una terza somministrazione per un’eventuale quarta ondata in autunno, vista già la diffusione della variante delta.
Nell’incontro di ieri a Bari tra il direttore del dipartimento regionale della salute Vito Montanaro, l’assessore alla sanità Lopalco e i medici di medicina generale rappresentati dal segretario Donato Monopoli, si é rimandata la discussione sul Covid alla prossima settimana, soffermandosi invece sulla prevenzione antinfluenzale.

La Regione ha chiesto ai medici del territorio se vogliono partecipare alla campagna vaccinale antinfluenzale, eventualmente come intendano procedere e che disponibilità hanno per somministrare i vaccini diventati fondamentali -dice il dottor monopoli –

Quanto alla campagna vaccinale anti Covid, non si è parlato perchè il governo pugliese ancora non sa da Roma chi e come deve occuparsi della somministrazione delle terze dosi. Tutto molto aletorio – ha detto Monopoli – Bari vuole capire in particolare se la vaccinazione anti Covid sarà finanziata dallo Stato o dalle regioni. “In quest’ultimo caso – ci riferisce il segretario regionale Fimmg – rischiamo di partire con grande ritardo.” Il problema come al solito é sempre il bilancio: la Regione ha impegnato delle somme per far fronte alla pandemia, somme che poi vengono destinate ai vari settori appena sono inviate dallo Stato, ma a sentire il dottor Monopoli, sembra che la Regione non abbia ancora ricevuto nulla e che pertanto abbia anticipato le risorse da investire.

Il governo pugliese avrebbe quindi preso un impegno di spesa di bilancio, su una promessa di finanziamento presa dallo Stato nella Conferenza Stato – Regioni. Quello che non é ancora chiaro è se ci sarà questo fondo statale da assegnare alle regioni per le dosi vaccinali oppure no. Soprattutto le diverse categorie a rischio della popolazione da vaccinare contro il Covid, sono vincolate al finanziamento. La Regione quindi non può assumere in questo momento alcun impegno con medici di medicina generale, con le squadre Usca e quelle dei vaccinatori degli Hub, proprio perchè si trova in uno stato di incertezza finanziaria.

Gli effetti si sono subito sentiti. Da oggi Hub di Lecce in via Nassiriya é chiuso, non solo ma da quando é partita la campagna vaccinale alla popolazione, gennaio 2021, medici, infermieri, oss non hanno ancora percepito alcun compenso.
In effetti alla luce dell’incertezza finanziaria nella quale si trova oggi la Regione, il governo pugliese sta sospendendo gli incarichi dei vaccinatori e chiudendo alcuni Hub, con la motivazione che non siano sedi adeguata al gran caldo di queste settimane.

Intanto la Fimmg formulerà una proposta da presentare la prossima settimana al nuovo incontro con la Regione, relativa alla somministrazione del vaccino antinfluenzale da effettuare tra i primi di ottobre e fine dicembre. Quest’anno – ci riferisce il dottor Monopoli, dovrebbe esserci una disponibilità di 2 milioni e 100 di vaccini con un incremento di 900 mila vaccini antinfluenzali, residuo della stagione precedente quando i fornitori tardarono a farli arrivare. Si tratta di capire quante dosi i medici di medicina generale sono disposti ad eseguire, l’anno scorso – dichaira il segretario regionale della Fimmg – ci furono problemi nell’approviggionamento e distribuzione delle dosi che rallentò la campagna antinfluenzale, sospesa anche successivamente a vaccini arrivati, a causa della pandemia.

Per il prossimo autunno si dovrà capire se e quanto i cittadini saranno disponibili a sottoporsi ad un’ulteriore vaccino, quale quello contro l’influenza, dopo due somministrazioni anti Covid. “Noi medici – ha detto Monopoli – dovremmo far capire che il vaccino antinfluenzale é importante soprattutto se si dovessero verificare dei focolai Covid.”

Ad oggi i medici di medicina generale riescono con grandi sforzi, a garantire poco più della metà dei vaccini alla popolazione, nell’ultima campagna di prevenzione é stato coperto circa il 62% dei pugliesi. Per garantire maggiore copertura, la Fimmg chiede al governo il rinforzo delle risorse umane di supporto agli studi medici: infermieri, segretari, soprattutto poi se si dovrà assicurare anche il richiamo anti Covid e il rilascio del green pass, serve personale in più.
Tutte le prestazioni che vengono richieste ai medici, che vanno oltre all’attività di routine come i vaccini in massa, il green pass, ecc…sottraggono di fatto – come più volte ribadito dalla Fimmg – tempo prezioso al servizio medico – assistenziale quotidiano. Ecco perché c’è bisogno di un supporto alla figura del medico se la vaccinazione e tutto quanto ruota attorno deve diventare oramai attività strutturale.

Roberta Grima
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