Bisognerà attendere il prossimo incontro del 30 giugno, per sapere come la Regione Puglia intende organizzare l’attività della medicina territoriale in previsione dell’autunno, con le prossime vaccinazioni anti influenzali e i richiami dei vaccini anti Covid. Intanto andrebbe fatta qualche considerazione tenendo conto che entro la fine del mese, saranno quasi 900 mila i vaccini somministrati in Puglia in appena 38, 40 giorni, da parte dei medici di medicina generale. Numeri determinanti in questa campagna vaccinale, che dovrà riprendere tra qualche mese anche in previsione dell’apertura delle scuole.
La protezione civile indica infatti come, rispetto ai casi totali di persone contagiate durante la pandemia, solo un 10% è arrivato in ospedale, quindi su 4 milioni di contagiati in Italia, quasi 500 mila cittadini sono stati ricoverati, gli altri 3 milioni e mezzo di italiani sono stati curati a casa dal proprio medico. Prova quindi che la medicina del territorio c’è stata e che la sua presenza si è rivelata fondamentale, esponendosi anche a rischi non indifferenti, per i quali non sono mancati medici contagiati e purtroppo anche deceduti a causa del contagio del Covid.
In Puglia su 4 milioni di residenti, il 6% rappresentano i contagiati ovvero circa 250 mila cittadini pugliesi, di questi il 10% è finito in ospedale quindi 25 mila persone, qualcuno si è aggravato e purtroppo è deceduto, ma il resto è stato curato a casa: approssimativamente 180 mila persone.
Una verità oggettiva che, pur essendo positiva, resta silenziosa come dice lo stesso segretario regionale Fimmg dottor Donato Monopoli. “Nè la Regione – ci dice Monopoli – nè il Governo menzionano i dati dell’attività relativa alla medicina del territorio rispetto alla pandemia, il che farebbe pensare – ci dice il dottor Monopoli – a qualche interesse nel voler sottacere il merito dei medici del territorio nell’afforntare l’emergenza sanitaria.
La percezione viene anche dall’ultimo incontro tenutosi a Bari, del comitato regionale tra Governo pugliese e Fimmg sull’organizzazione dell’attività medica territoriale in previsione dell’autunno. Il 5 giugno scorso la Fimmg si aspettava dalla Regione una proposta di programmazione in vista delle vaccinazioni per l’influenza e per gli eventuali richiami anti Covid, invece tutto é stato rimandato al 30 giugno prossimo.
“Il Governo prende tempo – fa sapere il segretario regionale Fimmg Monopoli – quando tempo non ce n’é.” Il sindacato dei medici ha già fatto la sua proposta al governo pugliese: potenziare sopratutto il personale infermieristico e di supporto tecnico negli studi medici. Far fronte alle vaccinazioni influenzali e anti covid, non sarà cosa facile, già adesso – riferisce il dottor Monopoli – i colleghi sono stremati tanto quanto gli ospedalieri e siamo pronti a fare la nostra parte purchè si sappia sin dall’inizio quale sia la programmazione che ci riguarda, senza decisioni politiche che cambiano ogni giorno a suon di circolari diverse.”
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