Rischia di apparire pura campagna elettorale, l’annuncio sullo scampato pericolo di vedere chiuso l’ospedale “San Marco” di Grottaglie, pronunciato dall’assessore regionale Borraccino e da Emiliano, intervenuti l’altro giorno in un incontro nel presidio ospedaliero.
E’ quanto emerge dalle dichiarazioni di Milena Erario, presidentessa del comitato “ospedale San Marco”. La Erario fa notare infatti, che accanto agli annunci, manca un cronoprogramma sugli interventi che il governo pugliese intende adottare per il “San Marco”, cronoprogramma che il comitato aveva chiesto alla regione e che ad oggi non è stato presentato per capire azioni e tempi.
Una base per rilanciare il “San Marco”
Quello che si sa, é che il “San Marco” è un presidio territoriale. “Certo si poteva ottenere di più” – ammette l’assessore Borraccino – che ricordiamo, per mesi si é battuto difendendo la struttura, quando era ancora un consigliere regionale, spesso in opposizione al governo di Emiliano e al riordino ospedaliero.
“Di questi tempi però – ha detto l’assessore – a causa delle direttive nazionali che bisognava rispettare, possiamo dire che il risultato ottenuto, rappresenta una buona base dalla quale far ripartire un presidio sanitario, che sul territorio è sempre stato, in questi ultimi decenni, un punto di riferimento importante.”
Più posti letto per lungodegenza e riabilitazione
Attualmente il “San Marco”, conta servizi di Riabilitazione, di Lungodegenza, di Geriatria, Medicina, Laboratorio analisi e Radiologia, Punto di Primo Intervento, Farmacia, una serie di Day Service chirurgici e medici di Ginecologia, di Urologia, di Chirurgia e Ortopedia, oltre a day service per la Terapia del dolore, la Diabetologia, la chirurgia plastica. Tutti servizi sanitari che il presidio “San Marco” di Grottaglie, mette in campo, con un aumento di posti letto per riabilitazione e lungodegenza “che oggi sono 65 – sottolinea Borraccino -ma che arriveranno a regime superando i 100.”
Oltre 12 milioni per migliorare il presidio
Molto altro però c’è da fare e l’assessore l’ha riferito l’altro ieri: “innanzitutto – ha detto – va potenziato il personale. In particolare mancano rianimatori e cardiologi, servono ecografi e defibrillatori acquistabili con i fondi europei FERS.” “Pensiamo che sia necessario anche adeguare ulteriormente la struttura – ha aggiunto l’assessore – A tal proposito, Borraccino ha annunciato la notizia degli 8 milioni di euro a disposizione per le infrastrutture e per l’ospitalità alberghiera, e dei 4 milioni di euro per la messa in sicurezza in base alle norme antincendio. Per cui sarà possibile – ha detto – migliorare ulteriormente la struttura sanitaria.
Serve programmazione seria documentata
Vogliamo il cronoprogramma, i tempi di questi lavori non si conoscono. Ribatte la presidentessa del comitato “San Marco”. Senza questo piano, si percepisce poca serietà da parte del governo, che non ci rende nota la programmazione per l’ospedale di Grottaglie. Né possiamo fare noi i progettisti – come ci hanno detto sempre da Bari – è la regione che deve definire il destino del “San Marco” ,contestualizzandolo all’interno del riordino ospedaliero pugliese e prendersi le responsabilità delle scelte intraprese.
Sappiamo anche – continua la Erario – che non possiamo fare muro contro muro, accettiamo che Grottaglie abbia un ospedale di comunità, tant’è vero che circa 2 anni fa abbiamo presentato anche un progetto in tal senso al direttore generale dell’Asl. Ci siamo seduti accanto a lui per un confronto, chi mancava ed è mancato per lungo tempo, è stato il sindaco che adesso si appoggia Emiliano e ci accusa di non esserci presentati l’altro ieri. Noi ci sediamo ad un tavolo, quando ci presentano carte scritte, diversamente ci appare una presa in giro la programmazione non si fa con gli annunci, ma con un cronoprogramma scritto.”
Il “San Marco” a supporto di Taranto
“Quello che mi viene da dire – aggiunge Milena Erario – è che il “Santissima Annunziata” di Taranto senza i posti e gli spazi di Grottaglie, non può essere ospedale di secondo livello. Su questo c’è anche l’ammissione dell’assessore Borraccino. “L’anno scorso – ricorda – il pronto soccorso di Grottaglie, ha avuto più 15mila accessi, con una media di oltre 40 accessi al giorno, che hanno consentito cure assistenziali sul territorio importanti, contribuendo a non congestionare ulteriormente l’ospedale del capoluogo jonico.”
Oggi però c’è un punto di primo intervento che ha sostituito il pronto soccorso di Grottaglie, forse, se ben organizzato e attrezzato, potrebbe smaltire tutti i codici bianchi e verdi, lasciando a Taranto solo i casi più gravi e non sappiamo se ciò basterà a decongestionare il pronto soccorso tarantino.
Per Borraccino, Grottaglie potrebbe diventare un punto di riferimento dell’area jonica, per quanto riguarda l’area chirurgica di minore complessità, visti i numerosi day service chirurgici e per l’area riabilitativa.
Buoni propositi che però il comitato vuole sentirle in piazza da Emiliano.
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