Si poteva evitare di spendere 6 milioni e 395 mila euro, utili magari per fare investimenti in sanità, negli ospedali per esempio dove c’è tanto bisogno e invece l’azienda sanitaria leccese, dovrà sborsare dal suo bilancio la somma, alla ditta che sta eseguendo i lavori nel nuovo DEA del “Vito Fazzi”, che quindi ci costerà più del previsto.
Ad ammettere lo spreco, il direttore dei lavori ingegnere Roberto Ferrari, presente ieri pomeriggio al sopralluogo della deputata Veronica Giannone del movimento cinque stelle.
La parlamentare infatti ha voluto constatare di persona lo stato dell’arte del DEA, alla luce delle notizie apparse sulla stampa, relative proprio all’accordo bonario tra l’asl e l’impresa che dovrà vedere risarciti i danni (le rette) dall’azienda sanitaria. Diciotto voci in elenco, per le quali la ditta aveva chiesto poco più di 57 milioni di euro, danni – a dire degli ingegneri Asl e del rappresentante legale della ditta, Dott. Vittorio Di Vuolo – dovuti a ritardi per il regolamento regionale da rispettare nella costruzione del DEA, arrivato quando l’opera era già in corso e non prima, ritardi nelle decisioni da prendere, nelle autorizzazioni da rilasciare da parte del RUP (responsabile unico di procedimento) dell’azienda sanitaria. Comportamento che avrebbe di fatto rallentato e in alcuni casi bloccato le opere da eseguire, tanto che nel giugno del 2017, l’allora direttrice dell’Asl Silvana Melli, revocò l’incarico all’ingegnere Pisanello, per affidarlo al nuovo RUP Carmelo Negro.
I ritardi registrati hanno comportate conseguenze non di poco conto come quelle che hanno coinvolto il centro cuore, un’area dell’edificio al terzo piano che si sarebbe già dovuta realizzare nel 2017, i lavori invece sono cominciati il 18 maggio scorso. Le opere fortunatamente sono ripartite da quando – è stato detto durante il sopralluogo – c’è il nuovo RUP, l’ingegnere Carmelo Negro, con i suoi collaboratori: il collega Massimo Marra e la dottoressa Laura Casto, “una squadra che si sta dando da fare – ha detto la deputata Giannone – alla quale va riconosciuto il merito di portare a compimento l’opera”, da consegnare a fine agosto prossimo.
Un edificio quello del DEA che se tutto va bene sarà completato in sei anni con il supporto economico della Regione Puglia.
Apprezzamento é stato espresso dalla parlamentare per quanto realizzato sin’ora: una reception con ampie vetrate e spazi per punti vendita, per allinearsi alla logica dell’umanizzazione dell’ospedale, così anche le stanze per i degenti, con arredi che sembrano più quelli di un bell’hotel che di una struttura ospedaliera. L’onorevole Giannone ha visitato anche la radiologia dove è stata già allestita una tac e dove è prevista tutta la diagnostica digitalizzata
La parlamentare ha visitato poi le 12 sale operatorie, che saranno assegnate in modo che ogni branca chirurgica avrà due sale, separando gli interventi sporchi, come per esempio quelli ginecologici, da quelli puliti come quelli di ortopedia, sulle ossa .La visita della deputata si è conclusa anche con un sopralluogo nel seminterrato, lì dove c’è la centrale termica e i pilastri antisismici. Al termine, l’onorevole Giannone si è detta soddisfatta, ma ha anche ribadito che non sono più ammissibili errori come quelli fatti in passato, motivo per il quale la parlamentare ha chiesto al direttore amministrativo dell’azienda sanitaria, Antonio Pastore, di mettere nelle condizioni di lavorare il nuovo RUP e indagare sulle responsabilità di chi ha causato rallentamenti tali, da dover impegnare l’Asl a sborsare i 6 milioni e 395mila euro.
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