Niente più retta alberghiera nelle cliniche private, accreditate con il sistema sanitario pugliese. Molte strutture infatti, hanno già rinunciato alle 10 euro al giorno, per la degenza in camera piuttosto che in corsia, ma dal 2019 sarà poi valida per tutti l’abrogazione del pagamento da parte dell’utenza.
“Non c’é alcuna ragione – ha dichiarato il consigliere regionale del movimento cinque stelle, Mario Conca – che giustifichi il pagamento di questa indennità, anche perché, in molte cliniche private accreditate, le condizioni delle camere e delle corsie, in questo momento, coincidono. Addirittura in molti casi quei servizi che il cittadino dovrebbe trovare nella stanza, visto che paga, nci sono, come il frigobar, tv. “E’ grave – evidenzia Conca – che le strutture si fanno pagare, parliamo di circa 10 milioni di euro l’anno, per cui in quindici anni di durata di questo sistema, i pugliesi hanno versato 150 milioni di euro, assolutamente non dovuti.”
Così il consigliere del M5S Mario Conca, nei giorni scorsi, aveva chiesto al Presidente/Assessore alla Sanità Emiliano e al direttore del Dipartimento politiche della Salute Ruscitti, di abrogare l’atto regionale del 1993 con cui si stabiliva per le cliniche private accreditate, la facoltà di aggiungere una retta alberghiera per i pazienti che si ricoverano nelle camera di degenza anziché in corsia.
“In seguito alla denuncia sulla fastidiosa retta alberghiera da dieci euro al giorno che molte cliniche private applicavano ai pazienti ricoverati nelle camere di degenza, tante strutture hanno già rinunciato all’applicazione della tariffa extra e il Dipartimento politiche della salute, a partire dalla rivisitazione contrattuale relativa all’anno 2019, metterà nero su bianco l’inattuabilità di questa pratica”.
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