Per un 118 efficiente, serve stabilizzare il personale

Una chiara regolarizzazione dei rapporti contrattuali, tra Asl e tutti coloro che lavorano nel servizio di emergenza – urgenza. E’ quello che chiede il segretario territoriale della FSI – USAE Francesco Perrone, in vista dell’ammordenamento e della nuova organizzazione del servizio 118, su tutta la regione.

Perrone insiste sulla necessità di migliorare la posizione del personale, per poter essere poi nelle condizioni di dare le rispsote giuste ai cittadini, in termini di efficienza del servizio. In particolare il sindacalista evidenzia la priorità di stabilizzare i precari, partendo dai 1.650 autisti soccorritori, senza i quali – sottolinea il segretario della FSI -USAE – tutto il sistema 118, andrebbe in tilt. E’ inaccettabile affidare un l’emergenza – urgenza, a dipendenti che non potranno garantire la continuità del servizio, perché precari.

Situazioni critiche
Esiste poi, da anni, una situazione come quella del finto volontariato, ovvero di associazioni che erogano l’attività di emergenza – urgenza, convenzionate con le Asl, con personale contrattualizzato in modo anomalo o retribuito a nero. Una situazione che dovrebbe essere superata al più presto.

L’idea della FSI–USAE, è quella di creare un gruppo di lavoro, coinvolgendo tutti i lavoratori e volontari che operano nel settore, che porti alla luce concrete proposte, non demagogiche, al governo pugliese. L’obiettivo primo é la stabilità lavorativa, salariale, del personale 118 – dice Perrone – nell’ottica di ottimizzare le risorse, in un sistema che abbia chiari elementi di trasparenza, nella logica degli appalti, delle convenzioni.

Perrone, come gli altri suoi colleghi, ha preso parte al tavolo regionale dell’emergenza – urgenza che si è tenuto a Bari il 29 marzo scorso. Un’occasione di confronto, per portare suggerimenti e proposte. Per questo da giugno la FSI – USAE, aveva già indetto diverse assemble con i lavoratori, per raccogliere criticità, suggerimenti, con l’intento di dare un supporto alla Regione, nel costruire un nuovo modello organizzativo. Il segretario della FSI -USAE, auspica la stesura di linee guida che regolamentino il sistema 118, non più come parte a sé, ma come servizio collegato strettamente alle strutture ospedaliere. Il 118 deve “parlare” con gli ospedali, conoscerli e in base al caso che si trova davanti, capire quale struttura é più idonea.

AREU – l’agenzia regionale dell’emergenza urgenza
La Regione ha previsto un’agenzia regionale di emergenza – urgenza (AREU), che gestirà tutto il sistema 118 a livello regionale, raccordandosi con le Asl e fungendo da coordinatore tra tutti gli organismi coinvolti: privati, onlus, Asl. Ci sarà un’unica centrale operativa regionale e cinque interprovinciali. L’altro aspetto sul quale la Regione insiste é la digitalizzazione del sistema. Sebbene ci sia quindi una regia regionale per tutte le Asl pugliesi, ogni azienda poi dovrà applicare quanto stabilito a Bari, con l’atto aziendale che disciplinerà il funzionamento del 118 sul territorio.

A Lecce -ricorda Perrone – aspettiamo la nomina del direttore generale, che entro 90 giorni dal suo insediamento, dovrà emanare il documento per poi sottoporlo al governo regionale per l’approvazione entro 120 giorni. Lì si giocherà una partita importante proprio per il personale, che dovrà avere un rapporto contrattuale a regime con il sistema sanitario nazionale.

Roberta Grima
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