Ripristinare quanto prima l’ospedale di Copertino. E’ la richiesta che fa il consigliere regionale Christian Casilli del movimento 5 stelle. “Adesso che è cessata la fase di emergenza sanitaria – dice – occorre che tutti i reparti dell’ospedale “San Giuseppe” siano immediatamente riattivati, perché è ormai improcrastinabile la necessità di rispondere alla domanda di prestazioni sanitarie e di fornire adeguata assistenza ad anziani, malati cronici e fragili.”
Nella fase di emergenza Covid, l’ospedale ha svolto la funzione di centro covid ‘post acuzie’. “Un presidio -continua Casilli – fondamentale per un vasto territorio della provincia leccese, che conta 30mila accessi l’anno, ma che da troppo tempo è privo di pronto soccorso e alcuni reparti fondamentali come chirurgia, ortopedia, medicina, cardiologia, terapia intensiva post operatoria e tutti i servizi connessi per garantire un’assistenza sanitaria completa”. Il consigliere ha anche presentato un’interrogazione urgente per conoscere le ragioni per le quali non si è ancora proceduto alla riattivazione del presidio e quali siano i tempi entro i quali sarà garantita la riattivazione delle ordinarie attività.
“Il 15 maggio scorso – prosegue Casilli – si è svolta una riunione dei vertici Asl con la Direzione Sanitaria di presidio e si è discusso proprio della riapertura. Tuttavia l’incontro si è concluso senza che siano state prese decisioni definitive sulla questione e non si conoscono le ragioni per le quali non si è ancora proceduto alla riattivazione dell’ospedale. Non possiamo più aspettare -aggiunge il pentastellato – per soddisfare i bisogni di salute dei cittadini salentini, occorre subito far rientrare gli operatori sanitari spostati in altri presidi e ridistribuire il personale, nonché stilare un piano che contenga tutte le prescrizioni per garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza, incluso un piano di accesso al Pronto Soccorso e al presidio per pazienti e personale. L’emergenza sanitaria ci ha insegnato che non possiamo risparmiare sulla sanità, per questo è necessario riattivare subito tutti i reparti del presidio per dare un’adeguata assistenza al territorio leccese”.
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