L’Asl di Lecce investe in salute. Partirà dal 1° ottobre una campagna di informazione ai cittadini, sui comportamenti corretti per prevenire malattie gravi, come i tumori. Finalmente una pubblica amministrazione, che spende per la salute dei cittadini, diventando esempio per le altre Asl pugliesi, con un progetto ad ampio raggio di azioni concrete e mirate alla prevenzione, che non soltanto puntano a informare e rendere più consapevoli i cittadini sulle misure preventive da adottare: sana alimentazione, attività fisica, niente fumo, poco alcool, ecc.. ma punta anche ad azioni quali : l’attivazione di servizi assistenziali, come lo screening contro il tumore del colon – retto, ancora molto diffuso. Resta alta la guardia anche sul cancro al seno, molto esteso tra le donne salentine, che richiedono un potenziamento dello screening mammario, oltre ad una sensibilizzazione affinché le donne aderiscano allo screening.
Un investimento quello dell’Asl leccese, che quindi non guarda solo alla responsabilità della pubblica amministrazione di garantire i servizi necessari, ma anche alla responsabilità individuale. Quando si parla di prevenzione si intende in primis la promozione e il sostegno di uno stile di vita corretto, che aiuta a prevenire la comparsa delle malattie gravi, tra cui il cancro, per cui ognuno di noi è responsabile, giorno dopo giorno, della propria salute con scelte consapevoli, che riguardano comportamenti non a rischio.
E’ questa la politica che ha spinto la direzione dell’Asl salentina, ad avviare una campagna di comunicazione, per informare la cittadinanza sulle misure preventive da adottare. L’Asl di Lecce è in questo in prima fila ed azienda pilota per le altre asl pugliesi, nella realizzazione non soltanto di messaggi che andranno in onda sui media del territorio, ma anche di interventi concreti per dare ai cittadini servizi assistenziali necessari. Si parte dallo studio epidemiologico che il dottore Fabrizio Quarta dell’Asl leccese e dal progetto “PASSI” presentato dal direttore del dipartimento di prevenzione Alberto Fedele. Una ricerca condotta su una popolazione di 550 mila salentini con un’età tra i 18 e i 69 anni, monitorata tra il 2014 e il 2017. Quello che è emerso è proprio un aumento delle neoplasie al seno e al colon retto, quest’ultimo ancora non adeguatamente affrontato con interventi di prevenzione. Da qui la necessità e la volontà dell’Asl di attivare lo screening, mirato a chi ha un’età compresa tra i 50 e i 69 anni, fascia di età più colpita dal tumore al colon – retto, che potrà ritirare il kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci, esame necessario per individuare una possibile neoplasia, nelle farmacie convenzionate. Fatto l’esame in laboratorio, l’Asl inviterà qualora ci sia un risultato positivo, il cittadino a sottoporsi alla colonscopia.
E’ importante quindi educare i cittadini, affinché si sottopongano agli screening oncologici, esami che permettono di diagnosticare in tempo un tumore, con maggiori probabilità quindi di debellarlo. In particolare sul cancro al seno, l’azienda sanitaria ha fatto tanto, passando ad un 22% di adesione allo screening mammario nel 2016 ad un 32,71%. Resta però ancora molto da fare, come migliorare i percorsi oncologici.
La campagna di prevenzione dell’Asl leccese é stata presentata ieri mattina, durante la quale ha parlato anche il direttore del dipartimento di prevenzione Alberto Fedele, raccontando le abitudini mal sane dei salentini e contro le quali l’Asl intende combattere. Quello che emerge é che in Salento si fuma molto, negli ultimi anni diminuiscono gli uomini fumatori, mentre aumentano le donne col vizio della sigaretta e questo preoccupa molto, visto che il tumore al polmone é tra le neoplasia più elevate in Italia, soprattutto perché l’aumento del tabagismo si registra anche tra i giovanissimi. Proprio questa differenza di abitudini tra varie categorie di popolazione, ha fatto si che la campagna e le azioni di prevenzione promosse dall’Asl, venissero distinte in base a diverse esigenze rispetto al periodo di vita particolari: adolescenza, maternità, vecchiaia. Il direttore sanitario dell’Asl, Rodolfo Rollo, presente alla conferenza stampa di ieri, sarà il coordinatore di queste aree tematiche della salute, che saranno esaminate in maniera trasversale su tuti i dipartimenti dell’Asl.
Anche l’infanzia sarà un tema sul quale verrà posta particolare attenzione. Il direttore Narracci ha riferito che l’Asl ha già avviato una seria collaborazione con i pediatri di famiglia per monitorare le malattie più diffuse tra la popolazione infantile, in modo da prendere decisioni mirate ed educare i nostri ragazzi sin dalla tenera età a corretti stili di vita. Va ricordato a tal proposito l’obesità infantile che in Puglia é tra le più alte in Italia e rappresenta elemento incisivo per la salute di quello che potrebbe essere poi un adulto malato, se non si educa il bambino ad una sana alimentazione.
Il 44% dei cittadini esaminati dall’Asl, é in sovrappeso, l’8% invece é un consumatore di alcool, il 23% invece é fumatore, ovvero 127 mila persone.
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