Nessun allarme per l’inquinamento nelle falde. Almeno per ora

Nessun allarme per l’inquinamento nelle falde. Almeno per ora

Per ora non é emerso nulla di preoccupante, anche se il monitoraggio sui pozzi dislocati sul territorio salentino, deve concludersi. E’ cauto il direttore del dipartimento di prevenzione dell’asl salentina dottor De Filippis, che fa una prima analisi di quanto raccolto dopo un anno di studi e lavoro sull’inquinamento della falda acquifera, grazie al progetto MINORE.

Si é infatti da poco concluso il primo monitoraggio sullo stato di salute di 104 pozzi AQP, con un risultato soddisfacente, che ha rilevato una situazione idrica nella norma e sopratutto l’assenza del glifosate. “Questo è importante – sottolinea De Filippis – perchè il glifosate é una sostanza che può causare danni importanti alla salute dell’uomo, a lungo termine.”

Controllati anche i pozzi privati
La stessa tipologia di analisi, fatta nei pozzi AQP, sarà applicata anche ai pozzi privati. “Sono esami – spiega il direttore del dipartimento di prevenzione – eseguiti secondo parametri che di norma non vengono presi in considerazione, tra cui proprio la presenza del glifosate. In queste settimane si sta concludendo il lavoro sui suoli privati. Si tratta di un centinaio di pozzi non collocati su terreni di singoli cittadini, ma di pozzi siti in aziende poste in aree a rischio: a ridosso di discariche, in presenza di allevamenti, ecc.. Sono pozzi che non sono stati mai controllati – aggiunge De Fillippis – tenendo conto che prima il controllo era eseguito dal genio civile, adesso dalla provincia.”

Analisi su alimenti e allevamenti
Sempre nelle zone a rischio delle aziende private, gli uomini dell’asl controlleranno anche coltivazioni e allevamenti. Le analisi coinvolgeranno quindi anche aziende agricole, che mettono direttamente sul mercato alimenti di loro produzione. Dai primi risultati, che però devono essere integrati, emerge una situazione positiva. “L’impressione – dice De Filippis – è che non ci sia alunché di realmente preoccupante, ma ci conferma la necessità di fare controlli sistematici e non eccezionali.” Proprio per questo, il direttore generale dell’asl, Rodolfo Rollo, ha già firmato la proroga del progetto MINORE, che avrà come prossimi obiettivi: la mappatura dei pozzi privati e non, sul suolo e l’educazione alla salute ambientale, avviata già con la prima edizione, grazie a incontri formativi con studenti delle scuole del Salento.”

Usare l’acqua con buon senso e preservare quella buona
“Non dobbiamo tornare al passato, all’epoca del parco delle pozzelle, la cui acqua – ricorda De Filippis – era pericolosa – oggi abbiamo un’acqua buona e va preservata.” “Non è pensabile di usare l’acqua per cucinare, lavarsi e non poterla bere. Dobbiamo – aggiunge Prisco Piscitelli, specialista in igiene e medicina preventiva del dipartimento prevenzione dell’asl Lecce – ritornare ad un sistema di recupero delle acque bianche sapendo che l’acqua trivellata, non va bene per gli alimenti.

Roberta Grima
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