Operata di cisti ovarica al sesto mese di gravidanza, una donna di 100 chili. L’intervento particolarmente complicato per le condizioni della paziente, é stato eseguito qualche settimana fa, all’ospedale di Scorrano.
“La donna – racconta la dottoressa Mariagrazia Doria, ginecologa di riferimento della signora – aveva portato avanti la sua gravidanza serenamente, sottoponendosi regolarmente ai controlli e le sue ovaie non presentavano nulla di significativo.” Poche settimane fa però, la signora alla 21esima settimana, ha accusato durante una notte, forti dolori addominali, si è così recata al pronto soccorso del più vicino ospedale, il “Delli Ponti” di Scorrano. Poche ore dopo e i dolori si riducono, per cui la signora viene dimessa, con il consiglio però, di recarsi dalla ginecologa di riferimento. Così é stato il giorno seguente e la dottoressa Doria ha diagnosticato una cisti ovarica.
Si è riusciti a prelevare una cisti di 15 cm, sebbene lo spazio di manovra fosse ridotto.
“Mi sono consultata con i colleghi – racconta la dottoressa – e insieme abbiamo ritenuto opportuno intervenire per togliere la cisti, viste le dimensioni di circa 15 cm.” Così il giorno dopo, dopo due ore sotto i ferri, la signora è uscita dalla sala operatoria, con un post intervento sereno, anche per il suo bambino, che nascerà dopo l’estate. L’intervento, eseguito in laparoscopia, senza cioé aprire l’addome, ma eseguendo delle incisioni, é stato piuttosto complicato, con difficoltà tecniche dovute al poco spazio disponibile di manovra. Sia perché si trattava di una paziente obesa, ma anche per le condizioni della signora che in gravidanza, al sesto mese, presentava un utero ingrossato che probabilmente aveva spinto la cisti ovarica proprio verso l’alto, quasi a contatto con la milza. “Di norma – riferisce la ginecologa – la cisti ovarica é posizionata al livello delle ovaie, sotto l’ombelico, ma non in questo caso.”
Un principio di ischemia nell’ovaio
E’ stato quindi prelevata la cisti, che presentava al suo interno un materiale emorragico. Anche l’ovaio che era in sofferenza, per uno strozzamento dovuto proprio alla presenza della cisti, é stato tolto. “In questi casi – riferisce la dottoressa – era necessario togliere tutto. La paziente, rappresentava un caso particolare: donna obesa, con il diabete, con un utero molto ingrossato, un ovaio in necrosi e un principio ischemico, a causa di cisti dalla dimensioni di 15cm.”
“Ora tutto procede serenamente – aggiunge la dottoressa – Eppure avevo visitato la donna periodicamente e all’inizio le sue ovaie stavano bene, probabilmente durante la gravidanza, l’eccessiva spinta ormonale, ha facilitato la formazione della cisti, le particolari situazioni della paziente, hanno fatto il resto.
C’é da dire che la formazione di cisti, é piuttosto fisiologica – sottolinea la professionista – e non ci sono significativi fattori di rischio. Di norma in presenza di cisti ovariche, le donne non accusano sintomi, il caso in questione é stato, sin dall’inizio insolito. La donna potrà comunque avere altre gravidanze
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