Sole a 360°

Sole a 360°

RUBRICA a cura della FARMACIA CASILLI – via Leuzzi 11 – GALATONE

A differenza di altri tessuti, la cute è continuamente esposta a insulti stressanti provenienti dall’ambiente esterno e subisce, quindi, oltre all’invecchiamento fisiologico (chronoaging), anche i danni del cosidetto “photoaging”. Tra tutti però, i responsabili principali dell’invecchiamento sono i raggi ultravioletti UVA e UVB.

“La fotoprotezione viene fatta in modo completamente sbagliato dalla maggior parte delle persone” – sottolinea Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente della Società italiana di Dermatologia e Venereologia (SIDeMaST).
Fonte di luce, calore, bellezza e gioia di vivere, l’esposizione ai raggi solari, ha diversi effetti positivi sull’organismo: stimola infatti la produzione della vitamina D e ha un effetto benefico sull’umore.

Le buone regole per stare al sole
Tuttavia esistono regole, che dovrebbero essere seguite con rigore, ma spesso vengono ignorate, perché inconsapevoli dei rischi connessi. Bisognerebbe scegliere la crema solare idonea all’indice UV della giornata e al proprio fototipo: più è alto l’indice, maggiore è il potenziale danno per la pelle e per gli occhi.
Avere coscienza del proprio fototipo, è forse la regola più importante che deve ispirare la nostra condotta sotto il sole.

Il fototipo è innanzitutto ciò che ci rende più o meno sensibili, alla luce solare. Occhi, incarnato e capelli, possono dirci molto del nostro livello di fragilità al sole. In base a queste variabili, infatti, si possono identificare sei fototipi.
Fototipo 1: carnagione lattea con lentiggini, occhi azzurri, capelli rossi. Sempre fotoprotezione estrema.
Fototipo 2: pelle chiara, occhi azzurri o verdi, capelli biondi. Sempre fotoprotezione alta.
Fototipo 3: pelle chiara, occhi castani, capelli castani. Cominciare con una fotoprotezione medio – alta e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione.
Fototipo 4: pelle olivastra, occhi scuri e capelli bruni. Cominciare con una fotoprotezione media e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione.
Fototipo 5: pelle olivastra, occhi scuri, capelli neri. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa.
Fototipo 6: pelle scura, occhi scuri e capelli neri. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa.

Pregi e difetti dei raggi solari
Esistono variabili soggettive che possono condizionare la sensibilità ai raggi solari, indipendentemente dal proprio fototipo. Alcuni farmaci (antibiotici, antidepressivi, estrogeni e diuretici) possono, ad esempio, scatenare reazioni avverse, come macchie, eritemi, eczemi, pruriti, in caso di esposizione alle radiazioni. In altre occasioni come la psoriasi, la luce del sole (con le dovute precauzioni) può apportare un beneficio, in altri soggetti al contrario, può provocare persino un peggioramento. Tanto più alto è il fototipo, maggiore è il tempo consentito di esposizione al sole e minore sarà, quindi, il rischio di insorgenza di effetti indesiderati. Tra i più noti: l’eritema solare, cioè l’ustione della pelle, molto pruriginosa nelle aree foto esposte, macchie brune, ispessimento della pelle, invecchiamento cutaneo, ed in fine l orticaria sola, ossia la presenza di ponfi simili punture di zanzara. Questi effetti sono il risultato della stimolazione eccessiva dei melanociti, da parte dei raggi solari, a produrre melanina, che è un ottima barriera difensiva e protettiva delle cellule responsabili dell’abbronzatura, ma sfortunatamente anche delle macchie.

Raggi ultravioletti e Protezione genetica
I raggi UVC, non arrivano alla superficie terrestre e si disperdono nell’atmosfera, a differenza di quelli UVA, che invece raggiungono il derma e provocano reazioni pro-infiammatorie, ma hanno meno energia dei raggi UVB, che non vanno in profondità, ma possedendo più energia, possono creare mutazioni genetiche. Solo il 25% dei melanomi (neoplasia maligna delle cellule cutanee), nasce da nei esistenti ed un’esposizione eccessiva è molto rischiosa, soprattutto in età giovane. Una corretta protezione solare, non soltanto protegge la pelle, ma sembra che possa preservare l’espressione genica. Nel 2018 infatti, l’università di Harvard ha condotto uno studio dove è stato valutato un campione di 158 donne, dai 20 ai 47 anni, ognuna con differenti abitudini nella foto-protezione. Tra loro, c’erano donne che apparivano eccezionalmente più giovani della loro età cronologica e che seguivano una rigorosa foto-protezione, applicando scrupolosamente schermi solari ad alto livello di protezione. Dall’analisi genetica è emerso che il loro patrimonio genetico, era simile a quello delle donne anagraficamente più giovani. La corretta foto-protezione tutela l’espressione genica della pelle, definendo diversi livelli di invecchiamento. La FDA, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, promuove tra i prodotti con filtro solare, creme, spray, oli, gel, burri, paste, unguenti e stick, ma boccia polveri, salviettine e repellenti.

Lampade e Lettini solari
Abbronzarsi nei centri estetici, non protegge dalle scottature, anzi studi recenti hanno dimostrato un maggior rischio di tumori cutanei in seguito all’abuso di lampade e lettini solari. L’uso di queste apparecchiature, è stato classificato come potenzialmente cancerogeno e introdotto nel gruppo 1 dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Lo IARC, un organismo dell’organizzazione Mondiale della Sanità, ha rilevato un rischio di melanoma aumentato del 75%, in coloro che fanno uso di lampade e lettini sotto i 35 anni. Attenzione però, a non confondere questo tipo di lampade e dispositivi, con le lampade medicali, cioè le lampade a raggi ultravioletti per fototerapia, destinate all’uso dermatologico (fototerapia per la cura di malattie della pelle quali psoriasi, vitiligine, dermatite atopica, alopecia …) ed ortopedico (azione antirachitica mediante produzione di vitamina D, cura di osteoporosi…).

Bambini e Prime Esposizioni
I bambini non andrebbero mai esposti sotto i sei mesi, di contro i dermatologi accusano di esporsi poco al sole. Ed allora, se è vero che la pelle va protetta dall’esposizione intensa, che può causare eritemi e scottature, è vero anche che fino ai due anni di età, la capacità della cute di produrre melanina, è immatura e dunque la pelle va protetta con molta attenzione. Nei bambini piccoli d’estate, è d’obbligo usare sempre la protezione 50+ (preferibilmente con filtro fisico, indicato in etichetta). Dopo i 2 anni, se il bambino ha un fototipo non chiaro si può scendere alla 30, sempre rinnovando la crema ogni 2 ore e dopo ogni bagno. Bisogna evitare l’esposizione al sole tra le 11 e le 16. Per il resto basta il buon senso: se si fa una passeggiata in primavera con il bebè nel passeggino, col cappellino, il solare non serve. E se un bambino più grande gioca al parco si può mettere la 30?
«La differenza tra 50 e 30 é minima – spiega Calzavara Pinton Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente della Società italiana di Dermatologia e Venereologia (SIDeMaST) -: il fattore 50 filtra il 98% dei raggi ultravioletti, il 30 ne filtra il 96,7%. Tutto sta nello scegliere il prodotto giusto e applicarlo bene.

Come prepararsi al sole
L’integrazione nei mesi estivi e quelli che precedono l’estate, è fondamentale per preparare la pelle al sole. I carotenoidi rappresentano gli antiossidanti naturali più utili, per rafforzare la pigmentazione della pelle, aumentare la tolleranza ai raggi, anche da parte degli occhi, contrastando l’azione immunosoppressiva dei raggi ultravioletti. I carotenoidi, sono contenuti soprattutto nelle carote e negli alimenti di origine vegetale dal pigmento giallo-rosso-arancio e stimolano la produzione di melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle e quindi dell’abbronzatura. Stesse virtù sono attribuite al licopene dei pomodori e della luteina (xantofilla), presente in tutte le piante verdi. Assumere 25.000 UI al giorno, di un complesso contenente una combinazione di carotenoidi, permette anche di proteggersi dalle ustioni. Il resveratrolo, il licopene, il tè verde, la vitamina E e C, il selenio, lo zinco e il rame, sono potenti antiossidanti, che neutralizzano i danni da radicali liberi causati dalle ustioni solari. Gli agrumi, i peperoni, nonché altra frutta e verdura di spiccata colorazione contengono bioflavonoidi, che favoriscono la guarigione della pelle dagli eventuali danni solari. Varietà ittiche quali salmone, frutta secca e in particolare noci, nonché i semi (soprattutto di lino), appartengono agli acidi grassi essenziali necessari alla riparazione dei tessuti. Cavoletti di Bruxelles, broccoli, patate, sono buone fonti di vitamina C che aiutano a risanare la cute. Tra gli alimenti da evitare o almeno ridurre in caso di ustioni, c’ è lo zucchero, poiché arresta il processo di guarigione dei tessuti.

Consigli Pratici
Per la fotoprotezione spendiamo tanti soldi, ma se compriamo un cattivo solare, che perde la propria efficacia in breve tempo o non protegge in modo uniforme da UVA e UVB, sono soldi buttati via. Alcune creme si degradano proprio col sole. Quali sono le regole per un acquisto intelligente? Basta guardare le etichette sui flaconi e in particolare 3 voci: mexoryl, tinosorb e parsol. Per essere sicuri di comprare un buon solare devono essere presenti almeno due di queste sostanze, che assicurano la durata nel tempo della fotoprotezione.
Ricordarsi che l’ombrello non sostituisce i filtri, quindi proteggersi anche quando si sta sotto. La protezione solare dello scorso anno, se non aperta da più di 12 mesi e conservata in buone condizioni, può essere riutilizzata. Il 25% dello schermo della protezione resiste dopo un bagno di 20 minuti, ma la crema va riapplicata comunque. E’ necessario non esporsi al solleone in estate, indossare occhiali da sole con lenti anti UV, cappello a testa larga e abiti di colori chiari e di tessuto non sintetico. Usare schermi protettivi (che prediligono filtri fisici come biossido di titanio e zinco) ad ampio spettro schermante che includono, oltre agli UVB, anche gli UVA Infine, ricordarsi che gli autoabbronzanti non preparano, né proteggono la pelle, ma contengono componenti che la tingono e quindi, con le linee guida suggerite, continuiamo ad inseguire il sole anche quest’anno!

Roberta Grima
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