Bisogna dirla tutta e ricordare che, quando ci furono gli incendi gli anni passati negli ospedali di Galatina e Casarano, qualcuno pagò le conseguenze. Si incendiò il laboratorio del “Santa Caterina Novella” e nel 2016 le fiamme si svilupparono dalla lavanderia del”Ferrari” per un corto circuito di un macchinario, sino a raggiungere i reparti ai piani superiori, che vennero evacuati. Ebbene per quest’ultimo caso l’amministratore di Sanità Service, la partecipata dell’Asl con personale addetto alle pulizie, venne condannato ad una multa di 4600 euro e ad una reclusione da 6 a 12 mesi, proprio perché responsabile del personale della società che non era formato a mettersi in sicurezza e intervenire nel modo più opportuno per aiutare gli altri in attesa dei vigili del fuoco.
Alla luce di ciò, il bando di selezione che SanitàService ha pubblicato per assumere 30 ausiliari, che abbiano tra i requisiti il corso antincendio e di primo intervento, assume un’altra dimensione, rispetto a quella sin’ora data da alcuni sindacalisti e alcuni organi di stampa. Il bando infatti ha acceso non poche polemiche tra i segretari delle sigle sindacali, tra i lavoratori rimasti esclusi. La scelta di Onorato di richiedere la formazione di primo intervento e antincendio, darebbe il via ai corsi formativi, c’è ritiene che ciò arricchirebbe chi li organizza, si é ipotizzato che questi requisiti possano rappresentare una strategia per scremare il più possibile e assumere determinate persone, o chi ha già lavorato, avendo la formazione richiesta, escludendo chi invece é disoccupato e avrebbe maggior bisogno.
Il segretario provinciale della CGIL Floriano Polimeno ha scritto un post su facebook chiedendo scusa ai lavoratori disoccupati per questa scelta che il sindacalista non condivide e che sembrerebbe una discriminante. Sulla stessa linea anche Francesco Perrone della FSI. Perplessa la UIL che riconosce la legittimità della scelta, comprendendo anche la posizione dell’amministratore di tutelarsi, in quanto responsabile per eventuali assenze di capacità nei dipendenti di fronteggiare situazioni di emergenza. “Oramai – dice Mario Riso della UIL – tutte le aziende private e pubbliche, sono chiamate ad assumere personale formato almeno per il primo intervento. Ci dispiace che ciò possa escludere una vasta platea di lavoratori, ma giuridicamente la scelta adottata é legittima.”
Una scelta che in effetti restringe molto il numero di candidati rendendo più gestibile la selezione, il rischio era quello di trovarsi dinnanzi anche a 10 mila persone con un numero di candidati impossibile da gestire nella selezione e in tempi rapidi, visto che le carenze da coprire sono tante nel periodo estivo. “Quella di Onorato é una, modalità trasparente di procedere – dice Gianni Palazzo della USB – e la più veloce possibile per avviare una selezione, che ricordiamo é pubblicata nel centro per l’impiego del lavoro. D’altronde si deve creare la condizione per lavorare secondo le normative di sicurezza sul posto di lavoro.” “La perplessità é una – aggiunge Antonio Tarantino segretario della UIL – ovvero se la formazione sul primo intervento e antincendio avrebbe potuto farla all’interno la società per i dipendenti o invece é bene chiederla preventivamente, come stanno facendo.” E’ una differenza sostanziale.
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