200 OSS assunti nell’asl Lecce a tempo determinato. Si attende la legge ad hoc

200 OSS assunti nell’asl Lecce a tempo determinato. Si attende la legge ad hoc

Sono 200 gli operatori socio sanitari assunti sin’ora dall’asl Lecce, a tempo determinato. L’azienda ha affidato ad una ditta esterna, la procedura per la formazione di una graduatoria di OSS, da poter impiegare al momento di necessità di personale. Attualmente sono 4 mila i candidati che hanno fatto domanda per partecipare alla selezione e poter essere inseriti nell’elenco.

I dati arrivano dall’ufficio personale dell’asl, che li ha comunicati al direttore amministrativo Antonio Pastore e al commissario straordinario Rodolfo Rollo. Sulla questione I dirigenti hanno incontrato il consigliere regionale Aldo Aloisi. Quest’ultimo infatti aveva chiesto informazioni in merito all’iter seguito dall’azienda sanitaria per la selezione di operatori socio sanitari. Nell’ultimo consiglio regionale aveva riferito che si sarebbe impegnato a verificare le procedure nelle asl, per evitare trasferimenti in ragione di rapporti amicali o, ancora, incarichi di referenti, assegnati senza procedure concorsuali.

Per le ulteriori assunzioni – fanno sapere dall’asl Lecce – in programma prossimamente, si procederà sempre con le dovute verifiche e i necessari approfondimenti.

La proposta di Legge sugli OSS
Sulla figura dell’operatore socio sanitario é intervenuto il consigliere regionale Mario Conca con una proposta di legge, sottolineando la necessità di istituire un registro regionale professionale degli OSS e degli enti di formazione accreditati pugliesi. La proposta legislativa, della quale é primo firmatario Conca, é stata depositata assieme ai consiglieri della Commissione Sanità e scritta con la collaborazione del presidente del Cts Oss Puglia Grazia Giangrande.

OSS qualificati, infermieri più dediti alle loro mansioni
A seguito dell’incremento dell’offerta dei servizi sociosanitari a carattere domiciliare, semiresidenziale e residenziale su tutto il territorio pugliese, si è registrato un progressivo aumento della domanda di personale qualificato per l’assistenza di base alle persone non autosufficienti. Da qui la necessità – secondo i consiglieri firmatari della norma – di individuare persone qualificate. L’OSS è figura fondamentale per il servizio sanitario regionale, ma va normata – si legge in una nota del consigliere Conca. “La qualifica di oerpatore socio sanitario – scrive – é ingrediente imprescindibile al fine di evitare il demansionamento degli infermieri e, al contrario, la loro professionalizzazione. Per questo, dopo l’approvazione in commissione consultiva lo scorso 25 giugno, ora si attende il passaggio nella commissione referente, sperando che non passi troppo tempo prima che la norma approdi in aula.”

L’esempio virtuoso della Liguria
“La proposta di legge – scrive in un comunicato il consigliere Conca – prende spunto dall’esempio virtuoso della Regione Liguria in cui è già attivo un registro per gli OSS e che ha trovato il consenso degli operatori del settore. In questa prospettiva – continua Conca – non esistendo, ad oggi, un elenco che permetta di individuare i soggetti effettivamente in possesso di titoli di studio e di formazione, appare indispensabile istituire un registro dei soggetti in possesso del titolo di Operatore Socio Sanitario riconosciuto dalla Regione Puglia.

Individuare anche gli enti formatori
Allo stesso elenco potranno essere iscritti anche gli enti accreditati per la formazione, operanti sul territorio regionale, nonché i corsi per il conseguimento della qualifica. Una proposta importante per il servizio sanitario, che non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale. ”.

Roberta Grima
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