535 precari chiedono la stabilizzazione all’A.S.L. Lecce

535 precari chiedono la stabilizzazione all’A.S.L. Lecce

Sarebbero 535 i lavoratori precari, che hanno fatto domanda all’Asl leccese di stabilizzare. Un numero che non é ancora ufficiale, ma che rende noto la direzione amministrativa dell’azienda, numero che ha la sua rilevanza se associato alle risorse disponibili della Regione Puglia, per assumere personale a tempo indeterminato. 25 milioni di euro sono al momento disponibili nelle casse regionali, come somma recuperata dagli sprechi eliminati nella spesa farmaceutica e che serviranno per assumere in tutta la regione, si tratta di capire se le finanze del governo saranno sufficienti per arruolare tutti, visto che la platea ammonterebbe a 1700 persone nell’intero territorio pugliese.

Nei giorni scorsi, c’é stato un colloquio informale tra le organizzazioni confederali e il direttore dell’azienda sanitaria salentina Ottavio Narracci, dopo l’assemblea dei sindacati con i lavoratori che minacciavano di andare a protestare davanti alla regione se non si fosse mosso qualcosa. Si perché già da gennaio 2018 i segretari delle sigle sindacali si aspettavano un qualche intervento da aprte del governor egionale e invece ancora nulla.

Quello che si é portato a casa dopo l’incontro con la direzione dell’Asl è stata una prima apertura da parte dell’azienda e un dialogo per trovare un accordo su alcuni punti fondamentali:

  • cominciare a stabilizzare quei lavoratori in possesso già dei requisiti del decreto Madia, ovvero coloro i quali abbiano maturato tre anni di servizio al 31 dicembre 2017.
  • per chi ha già i tre anni di servizio e risulta vincitore di un concorso presso altre Asl pugliesi, l’azienda sanitaria salentina si dovrebbe impegnare a scrivere alle altre aziende, per informarle dell’intenzione di attingere dalla graduatoria di concorso e assumere il lavoratore nell’azienda sanitaria leccese
  • per chi ancora non ha i requisiti invece e maturerà i tre anni di servizio nel 2018, l’idea é quella di prorogare i contratti sino ad un massimo di un anno, proprio per evitare di creare ulteriore precariato, con contratti a tempo prorogati all’infinito.
  • infine, per chi arriverà ai 36 mesi di lavoro a dicembre 2018 o dicembre 2019, si pensa a riservare il 50% dei posti nei prossimi concorsi, nel frattempo anche in questo caso l’Asl dovrebbe impegnarsi a prorogare i contatti sino all’espletamento del concorso.
  • Tutto ciò per ora sono solo intenzioni, non c’è nulla di scritto , nessun verbale. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la convocazione ufficiale della direzione generale dell’Asl alle organizzazioni sindacali, per mettere nero su bianco, nelle more che la Regione dia ulteriori direttive sulla stabilizzazione, in particolare quello che si vuole conoscere da Bari, é se il superamento di una selezione pubblica prevista come requisito nel decreto Madia per godere della stabilizzazione, sia da intendersi come concorso o anche altro. Giancarlo Ruscitti, direttore del dipartimento regionale della salute, aveva già dichiarato a SanitàSalento, che anche un avviso può considerarsi una selezione pubblica, non sarebbe quindi per il lavoratore necessario aver vinto un concorso.
Roberta Grima
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