Muoversi per tempo, mantenere gli impegni e potenziare la medicina del territorio, perchè si possa arrivare meglio attrezzati per le vaccinazioni in autunno. E’ quanto chiede la Fimmg al governo pugliese, tenendo conto di quanto sia fondamentale in questi tempi, la campagna di prevenzione non solo per il Covid, in particolare nei confronti dei più fragili.

Proprio le persone più vulnerabili sono quelle da proteggere prima e maggiormente dal Covid come da altri possibili virus e in questa azione preventiva gioca un ruolo cruciale la medicina del territorio che invece, durante la pandemia, non è stata supportata come doveva dal governo, con conseguenti ritardi dei vaccini, malumori dei pazienti, difficoltà dei medici.
Eppure proprio il governo pugliese aveva chiesto il supporto della medicina generale durante l’emergenza perché il sistema sanitario non era in grado di garantire le vaccinazioni ai pazienti fragili in maniera tempestiva.

Ora la Fimmg – fa sapere il vice segretario vicario della provincia di Lecce Antonio De Maria – chiede al governo regionale di imparare dagli errori del passato e attrezzare meglio ambulatori, potenziare personale di studio e infermieristico, completando quel processo già avviato e previsto dall’accordo integrativo del 2007 (DGR 2289/07).

Nella prossima stagione autunnale, l’attività dei medici di medicina generale dovrà concentrarsi sia su un’eventuale vaccinazione anti Covid, che sarà sempre una campagna di massa, dai grandi numeri, ma dovrà anche continuare ad assicurare tutte quelle prestazioni che vanno garantite ambulatorialmente o a domicilio. I medici dovranno sempre e comunque rispondere a chi si trova allettato per una grave malattia, a chi ha necessità delle ricette, o ancora a quegli anziani o adulti che hanno una patologia cronica: diabete, cardiopatia, scompenso, ecc…

Una mole di lavoro non indifferente, che ha già richiesto ai professionisti grandi sacrifici che non possono più ripetersi. Ora che si sta uscendo dalla pandemia, il sindacato Fimmg – fa sapere il dottor De Maria – chiede che ci si organizzi per tempo per non trovarsi in difficoltà e poter garantire alla popolazione i vaccini necessari, oltre all’attività ordinaria.

Alla luce di quanto espresso dal commissario straordinario (CESEC19RM 001 REG 2021 1009878 21/05/2021) che invita le Regioni “ad aumentare in maniera graduale il contributo” della medicina generale, nella campagna vaccinale perchè si possa passare da una fase emergenziale ad una ordinaria, la Fimmg – si legge in una nota del vice segretario vicario Fimmg della provincia di Lecce Antonio G. De Maria – ritiene improrogabile l’avvio del confronto con la Regione, perché si possa definire con urgenza il potenziamento strutturale e organizzativo dell’intera medicina generale con priorità per le risorse umane, in particolare personale di studio e infermieri, di supporto alla professione medica.

Senza questa urgente definizione – spiega il dottor De Maria – non sarà pensabile che la medicina generale del territorio possa sostenere l’ulteriore compito di una campagna vaccinale, che deve diventare ordinaria, stabile e non più emergenziale. La Fimmg chiarisce che non si potrà e non si dovrà più sacrificare l’attività di routine: assistenza per acuzie, malattie croniche e attività domiciliare, per dedicarsi solo alla vaccinazione in fase d’emergenza.

Le falle del sistema organizzativo per la vaccinazione anti Covid, ha provocato non pochi disagi alla popoalzione, enormi difficoltà ai medici di medicina generale che per voce della Fimmg Puglia, ribadisce la necessità che siano garantiti gli strumenti strutturali ed organizzativi per poter essere messa nelle condizioni di affrontare la sfida della prevenzione ordinaria a partire dalla prossima stagione autunnale. Per questo il consiglio regionale del sindacato medico ha già dato mandato al segretario regionale, di avviare da subito le procedure per l’avvio della trattativa con il governo pugliese, avviando celermente in caso di mancata risposta, le procedure di rivendicazione e lotta sindacale conseguenti.