Non si sa ancora quando verrà resa pubblica la graduatoria del concorso per oss espletato a Foggia, c’è chi ritiene plausibile che venga resa nota a ridosso delle elezioni regionali di maggio. Una cosa però intanto é emersa: la modifica dei numeri di posti da assegnare, se prima infatti il bando del concorso era per 2.445 assunzioni, adesso i posti da assegnare sono 2.646.
Cambiano i numeri: il Policlinico tra i penalizzati
Con un colpo di delibera infatti, precisamente la n°59 del 31 gennaio 2020 degli ospedali riuniti di Foggia, i numeri del concorso sono lievitati. Viene così modificato anche il fabbisogno delle aziende sanitarie pugliesi, che vedono tra quelle più penalizzate Taranto che conta 122 posti da assegnare, ne aveva 318 e il policlinico di Bari, che perde 116 posti, passando da 394 a 316.
Restano invariate le asl di Brindisi e Lecce, rispettivamente con 247 e 453 posti messi a concorso, mentre ne guadagna oltre 300 l’azienda sanitaria di Bari, che passa da 430 posti iniziali, agli attuali 751.
Meno chances per i posti riservati
Il punto é che riducendo i posti in alcune asl, potrebbero venir meno le aspettative di alcuni lavoratori che preferivano lavorare proprio in quelle asl ridimensionate e quindi si vedono costretti a scegliere un’altra azienda sanitaria. Man mano che si scorre la graduatoria e vengono chiamati i vincitori, loro hanno diritto a scegliere l’asl di appartenenza, é chiaro che se i posti sono limitati, anche la possibilià di scegliere sarà circoscritta. I lavoratori che poi hanno partecipato per i posti a loro riservati, in quanto già in servizio, ma con un profilo inferiore a quello di operatore socio sanitario, rischiano di non riuscire ad avere il passaggio alla categoria superiore di oss, perché la quota di posti a loro riservata é diminuita e con essa la percentuale di dipendenti ai quali assegnarla.
Cambiare a cose fatte
Il dubbio che solleva qualcuno, compresa la rivista Nurse Times, specifica per infermieri, riguarda la legittimità della delibera di Foggia, con la quale si cambiano i numeri dei posti di oss messi a concorso.
Stando alle dichiarazioni di Franco Perrone, segretario territoriale della FSI – USAE, é il MEF, ministero dell’economia e finanza, che avrebbe stabilito il tetto massimo di 3000 assunzioni per la Puglia. Quindi le asl possono assumere sino a 3000 persone su tutta la Regione. “Tanto è vero – ribadisce Perrone – che si é arrivati a 2.646 percorrendo proprio la strada indicata dal ministero. Dunque l’atto deliberativo sembrerebbe legittimo, anche se c’é chi ritiene che: se é vero che si può assumere sino ad un massimo di 3000 persone, é anche vero che una volta pubblicato il bando di concorso, non se ne potrebbero modificare le condizioni, sopratutto dopo che la selezione é stata espletata.
Arriva l’esercito dei precari da stabilizzare
C’é da dire però che nel frattempo sono avvenuti due passaggi importanti: prima: la pubblicazione della legge di bilancio, che tra le altre cose ha previsto la stabilizzazione del personale precario nelle pubbliche amministrazioni, a condizione che abbia maturato tre anni di servizio al 31 dicembre 2019. Poi però é stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 29 febbraio, la legge sulle milleproroghe, che stabilisce che coloro che avranno i tre anni di servizio entro il 31 dicembre 2020, potranno essere stabilizzati. Così come tutti coloro che adesso non avendo i 36 mesi, possono raggiungerli con le proroghe dei contratti legittimate proprio per arrivare ad acqusire il requisito richiesto.
C’è chi propone il blocco del concorso
Una vicenda, quella del personale precario da stabilizzare che potrebbe far cambiare le carte in tavola. “Il segretario generale della CISL, Giuseppe Melissano, ha sollevato la questione se non fosse più urgente inquadrare prima i lavoratori a tempo determianto e solo dopo verificare il reale fabbisogno di oss da assuemre e quindi passare a chiamare dalla graduatoria del concorso. “Rispetto l’opinione di Melissano, ma bloccare le assunzioni dal concorso – ha detto Perrone – mi sembra un atto orrendo. Ci sono 14 mila persone che già adesso hanno i nervi a fior di pelle, in attesa di sapere quando uscirà la graduatoria, figuriamoci se gli viene bloccata la procedura, in attesa di stabilizzzre colleghi precari.”
Convocazione per il 12.
Intanto le sigle sindacali sono state convocate per il 12 dalla Regione, proprio sulla vertenza dei precari. “In quell’occasione – ha concluso Perrone – ribaderemo la nostra idea: stabilizzare si, ma parallelamente alle assunzioni dal concorso di Foggia, accanto ai posti messi a concorso vanno aggiunti quindi quelli per gli stabilizzandi, ma senza per questo sospendere la procedura concorsuale, una cosa non deve escludere l’altra.”
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