Concorso per 15 medici del pronto soccorso da rifare

Concorso per 15 medici del pronto soccorso da rifare

Bando da rifare per il concorso per 15 medici specialisti in medicina di accettazione e urgenza. Secondo il segretario provinciale CISAL Giovanni D’Ambra, la selezione concorsuale che l’azienda sanitaria leccese ha deliberato la scorsa settimana, é da rivedere.

Per il sindacalista ci sarebbero infatti gravi dimenticanze nella delibera n°732 del 15 luglio, tra l’altro immediatamente esecuitva, con la quale l’asl salentina indice la selezione per medici da collocare nei pronto soccorso.

A Lecce non sono ammessi gli specializzandi con 5 anni di servizio…
In particolare D’ambra fa notare che tra i requisiti specifici per l’ammissione al concorso, sarebbe stata omessa la disposizione all’art. 6 comma 4 del DPCM del 6.3.2015 che così recita:
“Il personale medico con almeno cinque anni di prestazione continuativa, antecedenti alla scadenza del bando, è ammesso a partecipare ai concorsi, anche se non ancora in possesso del diploma di specializzazione in medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza.”

…A Brindisi si
Il segretario della CISAL evidenzia come questa stessa norma sia stata tenuta presente invece nel concorso espletato nell’asl brindisina. L’azienda sanitaria di Brindisi ha infatti correttamente inserito nella delibera n.194 del 31.1.2019, per l’espletamento di una selezione per la copertura di posti di dirigente medico sempre per la medicina di accettazione e urgenza, la disposizione di legge che prevede appunto l’ammissione al concorso anche in assenza della relativa specializzazione, a patto che siano stati maturati almeno cinque anni di servizio continuativi. Il bando di Brindisi é stato regolarmente pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.15 del 7.2.2019 e poi espletato.

Giovanni D’ambra

Per Giovanni D’ambra ci sarebbe una discriminazione tra medici che partecipano a Lecce e colleghi che hanno preso parte al concorso brindisino. D’Ambra scrive quindi al presidente regionale nonchè assessore alla sanità Michele Emiliano, al direttore del dipartimento regionale della salute Vito Montanaro, al presidente dell’ordine dei medici della provincia di Lecce e ai tre direttori dell’asl salentina, affinché si ponga rimedio prima che il bando dell’asl leccese, venga approvato ed inserito nel BURP della Regione Puglia.

“Si ha l’impressione – conclude Giovanni D’ambra – che gli uffici dell’asl leccese abbiamo attinto o copiato stralci da qualche altra parte, per stilare la delibera concorsuale, perchè oltre alla grave omissione su indicata, compaiono nell’atto del concorso in questione, numeri di leggi inesistenti. E’il caso del citato art 7, comma1 D.Lgs 03.01.1998, n.80. Non solo – dice D’Ambra – non risulta un decreto con quel numero, ma la data indicata coincide con il periodo di chiusura del parlamaneto per le festività natalizie, é impossibile che sia stata approvata una norma. Si tratta sicuramente di un refuso”

Un controllo dell’ordine dei medici del Salento
Poichè parliamo di atti concorsuali – conclude D’Ambra – é bene che il personale amministrativo dell’asl faccia più attenzione nello stilare simile documentazione, come é bene che ci sia un intervento da parte del presidente dell’ordine professionale per far comprendere alla Direzione Generale Asl Lecce, la funzione istituzionale di tutela della professione medica, delle problematiche ed istanze che ad essi riguardano e che passa anche dal costante controllo degli atti anche in materia concorsuale.”

Roberta Grima
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