Entro la fine dell’anno il servizio di trasporto oncologico, così come quello per i pazienti dializzati dell’Asl di Lecce, passerà dall’impresa privata Tundo alla società partecipata dell’azienda sanitaria Sanità Service. A confermarlo Gianni Palazzo e Giuseppe Mancarella, rispettivamente rappresentanti sindacali della Usb e dei Cobas che hanno fatto sapere di aver ottenuto un incontro con i vertici dell’Asl salentina, dalla quale é emerso che dal 1° gennaio del 2022 partirà il nuovo servizio targato Sanità Service.
Si spera di chiudere così una vertenza annosa che ha visto oltre un centinaio di lavoratori con stipendi pagati in ritardo, con mezzi non sempre funzionanti e sicuri, a discapito dei pazienti, con soldi pubblici pagati ad una ditta in perenne difficoltà.
Il direttore generale Rollo avrebbe già chiesto un cronoprogramma alla società partecipata, assicurando ai rappresentanti sindacali che l’Asl pagherà gli arretrati del personale. A partire dalla prossima settimana verrà erogato lo stipendio di settembre che la ditta Tundo non ha ancora corrisposto. Ciò avverrà anche per le prossime mensilità e fino al 31/12/2021, accertato il mancato pagamento da parte datoriale.
Nel frattempo i sindacalisti hanno chiesto di accelerare la procedura di internalizzazione con l’assunzione dei lavoratori aventi diritto, ossia coloro che hanno lavorato e svolgono tutt’ora il servizio trasporto per conto dell’Asl. In un primo momento la ditta aveva consegnato all’Asl gli elenchi dei dipendenti da internalizzare, elenchi che hanno però suscitato malcontento e rabbia tra chi ha diritto all’assunzione e che temeva di essere escluso a favore di altri colleghi che non rientravano nel servizio svolto per conto dell’azienda sanitaria. Questa infatti paga alla Tundo solo il trasporto oncologico e dialisi, ma l’impresa svolge anche quello per disabili con ulteriore personale che non rientra nella procedura di internalizzazione.
Per evitare assunzioni non regolari quindi, i sindacati hanno chiesto all’Asl una maggiore tutela e cosi è stato predisposto un bando con precisi requisiti richiesti e che é scaduto proprio ieri e dal quale Sanità Service attingerà il personale: autisti e operatori socio sanitari (Oss). Su questi ultimi ci potrebbe essere però un problema di inquadramento perchè stando alle guida regionali delle società partecipate, le Sanità Service non potrebbero assorbire organico che appartenga al comparto sanitario. Pertanto gli operatori che andrebbero in Sanità Service potrebbero essere prima declassati ad ausiliari come addetti alle pulizie, un’eventualità con la quale i lavoratori potrebbero fare i conti.
La questione è stata sollevata da Gianni Palazzo che dovrà confrontarsi con Rollo nei prossimi giorni proprio su questo tema per evitare che personale Oss in servizio da anni venga declassato o escluso, quando in realta si tratta di figure essenziali nel trasporto sanitario.
Per Mancarella invece la quesione é gia’ risolta grazie ad una modifica che l’amministratore di Sanità Service Luigino Sergio avrebbe effettuato allo statuto della società stessa. In ogni caso Mancarella sottolinea che il regolamento regionale prevede la gestione autonoma del servizio, un modo per bypassare la vertenza e assumere anche quel personale che appartiene al comparto sanitario come gli Oss.
Ci sono già dei precedenti – come ricorda lo stesso esponente dei Cobas – come la Sanità Service di Foggia, che ha assunto persino un medico in occasione dell’internalizzazione del 118.