Montanaro risponde sugli Oss precari

Montanaro risponde sugli Oss precari

La lettera di gennaio scorso, mandata da Bari a tutte le Asl pugliesi, era chiarissima. A dirlo Vito Montanaro, direttore del dipartimento regionale della salute, che parla del contenuto di quella nota con le indicazioni che a fine gennaio il governo pugliese diede sull’assunzione degli Oss (operatori socio sanitari).

Si assumono prima gli idonei, ma a tempo indeterminato
Si procede prima con l’assunzione di coloro che hanno vinto il concorso, cosa che due mesi fa non era stata ancora fatta, dopodicchè se le Asl hanno necessità di peronale, possono arruolare lavoratori dalla graduatoria degli idonei, a condizione che i contratti siano a tempo indeterminato. “Brindisi su questo avrebbe seguito le indicazioni, comportandosi bene – ha detto Montanaro – anche se dispiace per chi é precario che, dopo aver affrontato la pandemia, é stato mandato a casa.” La legge però impone delle priorità tali, per cui davanti all’assunzione di ruolo, hanno prcedenza gli idonei rispetto a chi ha un contatto a tempo determinato

C’è un però tuttavia: se ci sono Oss che entro la fine dell’anno maturano i 36 mesi, le Asl possono (non devono) prorogare i contratti, sino al raggiungimento dei tre anni di servizio.
Lecce non sembra abbia seguito correttamente le indicazioni della Regione visto che i sindacati riferiscono che starebbe attingendo personale dall’elenco degli idonei del concorso di Foggia, con contratti però di quattro mesi. L’azienda sanitaria leccese manderebbe quindi via dei precari a fine marzo, sostituendoli con altro precariato. Un non senso anche per la Regione.

Montanaro chiarisce anche un altro aspetto: le Asl, che hanno assunto personale atempo determinato in esubero rispetto al fabbisogno, possono mantenerlo con la proroga dei contratti, fino alla durata della pandemia, pagando gli stipendi con i fondi per il Covid. Mentre tutti gli Oss a tempo, che occupano posti che possono essere occupati da lavoratori a tempo indeterminato, devono essere sostitutiti dai colleghi di ruolo, ovvero gli idonei. Per fare un esempio: se un’Asl ha un fabbisogno di 100 Oss e ne conta 150 tutti precari, deve sostituire i 100 con altri a contratto indeterminato, gli altri che superano il limite del fabbisogno, quindi 50, possono avere la proroga dei contratti fino a quando dura il Covid, perchè l’Asl può pagare le buste paga attingendo dai fondi Covid.

Roberta Grima
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