Non vi è alcun obbligo ad utilizzare la graduatoria di Taranto. Così il direttore generale dell’Asl di Bari, Antonio Snaguedolce, a proprosito del concorso indetto per 25 ostetriche. La pubblicazione del bando ha scatenato nei giorni scorsi, le critiche dei consiglieri regionali del movimento 5 stelle, Laricchia, Bozzetti, Galante, Di Bari, Trevisi, che hanno presentato un’interrogazione al presdiente/assessore alla sanità Michele Emilinao, chiedendo lumi sul perché il direttore avesse pubblicato un nuovo bando, invece di attingere personale dalla graduatoria già esistente nell’Asl tarantina, dove ci sono persone in attesa di lavorare da almneo tre mesi.
L’Asl Bari – fanno sapere in pentastellati – in data 21 dicembre 2018 con delibera n. 2097, ha indetto il concorso per titoli ed esami per il personale di comparto, individuando nel suo fabbisogno, n. 25 ostetriche e ignorando l’Accordo tra le Aziende del Servizio Sanitario pugliese, per l’utilizzo reciproco di graduatorie; in data 14 settembre 2018, infatti, era stata approvata la graduatoria per Ostetriche dell’ASL Taranto, avente validità sino al 2021.
“Si tratta – proseguono i cinque stelle – di una palese violazione dell’accordo tra le ASL pugliesi per l’utilizzo reciproco di graduatorie, sottoscritto nel giugno 2017, che costituisce una importante possibilità per rendere più efficienti le procedure di reclutamento. Inoltre sulla scelta di indire una procedura concorsuale anziché lo scorrimento di una graduatoria, si è già espresso il TAR Lecce il 18 gennaio 2018, quando ha stabilito l’annullamento, in un caso simile, della deliberazione del Direttore Generale dell’ASL Brindisi.”
“La graduatoria di Taranto – chiarisce il direttore generale dell’Asl barese, Antonio Sanguedolce – non é a livello regionale, come invece nel caso del concorso degli infermieri, tant’è che le Asl pugliesi, sapendo che la selezione per ostetriche di Taranto era contestualizzata solo nel tarantino, non hanno aderito, motivo per cui il concorso invece indetto dall’azienda sanitaria che dirigo, é stato indetto ai sensi della legge 208/2015, che permette di riservare posti in favore dei precari già in servizio presso la stessa Asl, che se in possesso dei requisiti richiesti, possono così partecipare alla selezione ed essere stabilizzati, nel pieno rispetto delle norme vigenti e in linea con la giurisprudenza in materia.” -.,m
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