E’ rimbalzata a Bari la vertenza dei 45 operatori socio sanitari in attesa di un’assunzione, dopo contratti precari, l’ultimo in scadenza il 31 marzo. Questa mattina i lavoratori hanno manifestato prima, davanti alla prefettura, poi, sotto la direzione generale dell’Asl, hanno spiegato – per voce del loro rappresentate sindacale Dario Cagnazzo della FSI – che sono “al palo” per errore della stessa azienda sanitaria, che quindi adesso dovrebbe porre fine al precariato. L’Asl infatti, avrebbe attinto personale oss dalla graduatoria formatasi dopo un concorso bandito anni fa, al quale parteciparono anche i 45 lavoratori che oggi protestano, hanno superato la prova scritta, orale e presentato dei titoli, quando però, i vertici dell’Asl hanno chiamato dall’elenco per assumere con contratti a tempo, hanno fatto lavorare persone con durata più lunga rispetto ad altre, trattamenti di lavoro diversi, che hanno portato ad una disparità di diritti per cui, chi ha lavorato con contratti di 18 mesi, ha raggiunto i tre anni di servizio, prima rispetto ai colleghi che invece si sono visti contratti di 12 mesi, con successive proroghe.
I 36 mesi di servizio erano requisito fondamentale per beneficiare della legge Madia e ottenere la stabilizzazione. L’Asl avrebbe dovuto chiamare i lavoratori dalla graduatoria man mano che serviva personale, dando a tutti contratti della stessa durata, oggi infatti c’è gente che, anche per un solo giorno, non è riuscita a rientrare tra i beneficiari della legge Madia che stabilisce come requisito per l’assunzione a tempo indeterminato, i tre anni di lavoro maturati al 31 dicembre del 2017. Proprio questo termine ha lasciato fuori i 45 oss che invece hanno raggiunto i 36 mesi successivamente alla data prefissata, oggi hanno maturato circa 50 mesi e aspettano di essere assunti. Da via Miglietta però, c’è imbarazzo perché la legge parla chiaro e non si potrebbe assumere gente che ha maturato i tre anni dopo il 31 dicembre 2017, vero è però, come dicono i sindacalisti, che l’Asl è in difetto per cui adesso dovrebbe provvedere a dare risposte a questi lavoratori, tenuto conto che l’azienda sanitaria, ha fortemente necessità di personale oss e che quindi potrebbe assumere.
Il direttore amministrativo dell’azienda sanitaria, Antonio Pastore, ha fatto sapere che nelle prossime ore, si consulterà con la Regione per capire i margini di azione, c’é poi l’invito a questi lavoratori di partecipare al concorsone di Foggia per oss, il che semplificherebbe l’iter assunzionale, ma i 45 oss hanno già superato una selezione pubblica e tornare a partecipare ad un altro concorso, significa entrare in un calderone dove ci saranno dentro una cosa come 20 mila persone e non c’è alcuna certezza di essere assunti come invece sarebbe nei loro diritti, anzi il loro posto potrebbe essere assegnato ad un nuovo arrivato, vincitore del concorso.
I lavoratori sono sul piede di guerra e pronti a spostare la loro protesta a Bari
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