Medicina territoriale più snella, primo obiettivo raggiunto dalla Fimmg Lecce

Medicina territoriale più snella, primo obiettivo raggiunto dalla Fimmg Lecce

Piani terapeutici più snelli e puntuali. L’obiettivo è stato centrato dalla Fimmg Lecce per evitare disagi alle persone con diabete costrette a lunghe attese e a inutili viaggi dal medico curante al distretto di appartenenza, prima di poter ottenere il proprio pungidito, glucometro o le proprie striscie per il controllo della glicemia.

Un primo risultato raggiunto per i pazienti che sino ad una decina di giorni fa erano costretti a recarsi presso gli uffici del distretto Asl di appartenenza, per avere dall’impiegato di turno, il nulla osta sul piano terapeutico stilato dal medico di medicina generale. Una volta ottenuta l’autorizzazione dal distretto, il cittadino doveva ritornare dal proprio medico che avrebbe quindi fatto la prescrizione, con la quale l’assistito avrebbe potuto finalmente ritirare in farmacia il necessario. Una lungaggine fatta di attese insopportabili, ritardi sulle terapie, disagi anche per gli stessi medici che si ritrovavano spesso una mole di lavoro accumulato per l’eccessiva burocratizzazione.

La Fimmg di Lecce ha puntato i piedi e la settimana scorsa ha comunicato ai propri medici di procedere con le prescrizioni necessarie ai pazienti, sulla base della propria responsabilità medica, senza essere costretti ad aspettare le autorizzazioni da infermieri o amministrativi dei distretti, che comportano inevitabili lungaggini e che tra l’altro non sarebbero validate da personale competente sulle cure. Detto fatto, anche la sezione Puglia della Fimmg si é adeguata scrivendo una lettera al direttore regionale della salute Vito Montanaro e all’assessore pugliese della sanità Rocco Palese.

Nella nota si evidenzia l’urgenza di snellire le procedure della medicina territoriale, sottolineando le problematiche inerenti all’eccessiva burocratizzazione nel compilare i piani terapeutici per i presidi necessari ai pazienti diabetici. Non solo, si sottolinea anche come la validazione da parte del distretto Asl, avviene in tempi non congrui alle necessità del paziente, con ritardi nella terapia, ma soprattutto si segnala come il nulla osta da parte di personale amministrativo o infermieristico del distretto non sia opportuno visto che mancherebbe di competenza sulle cure.

Può accadere poi che quando dal distretto viene riscontrata un’anomalia o una difficoltà nella distribuzione dei presidi sanitari, venga chiesto al medico di medicina territoriale di modificare il piano terapeutico per sopperire ad alcune ineficcienze alle quali però la Fimmg non intende più sopperire, con un aumento delc arico di alvoro, rallentamento dell’attività, tenuto conto che i medici non possono essere al corrente di tutte le difficoltà presenti per l’erogazione di glucometri e quant’altro.

Tutto ciò da una decina di giorni però si è ridimensionato, i medici dietro indicazione del dottor Antonio De Maria, segretario provinciale della Fimmg Lecce, si sono mossi unitamente nel prescrivere i piani terapeutici compilando i dati dell’assistito nella piattaforma regionale Edotto, accessibile dal personale del distretto Asl, che deve dare l'”ok” on line, anche se spesso non arriva tempestivamente, ma il cittadino evita di dover recarsi all’ufficio inserendosi in una lunga attesa, per poi ritornare dal medico. E’ un primo passo al quale la Fimmg spera di farne seguire degli altri.

Il problema della burocratizzazione della medicina sul territorio non riguarda solo il Salento e la Puglia “E’ un tema nazionale – chiarisce il dottor De Maria – che riguarda non soltanto i piani terapeutici delle persone con diabete, ma coinvolge tanti assistiti con patologie differenti.”

Snellire un pò tutte le procedure ambulatoriali é un obiettivo centrale per la Fimmg che discuterà proprio di questo tema nel prossimo congresso nazionale l’11 giugno a Galatina e nel consiglio nazionale il 17 – 18 e 19 giugno a Roma .

Roberta Grima
ADMINISTRATOR
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