10 falsi miti sull'ipertensione
- SALUTE
- 13 Aprile 2018
L’azienda sanitaria di Lecce, si farà carico degli stipendi da pagare ai lavoratori della Tundo, ditta che fornisce all’asl salentina il servizio del trasporto secondario. La notizia arriva dopo l’incontro svoltosi oggi tra le organizzazioni sindacali e la direzione dell’azienda sanitaria, alla fine di una dura protesta da parte dei lavoratori che sono senza stipendio
READ MOREUn infermiera positiva al Covid. Si tratta di una dipendente della chirurgia del “Vito Fazzi” di Lecce, che nei giorni scorsi ha accusato sintomi tali da spingere il medico competente, il dottor Siciliano, a sottoporre la donna al tampone, uscito poi positivo al Corona virus. Come da prassi sono scattati subito i controlli a tutto
READ MOREPotrebbe aprire già dalla prossima settimana il quarto piano del Dea di Lecce, per essere adibito a reparto Covid. Ieri mattina si è tenuta una riunione alla presenza di medici, infermieri, tecnici e direzione dell’asl, per stabilire l’iter più rapido da seguire e far fronte all’ondata del virus che già si comincia a far sentire.
READ MOREPresto sarà possibile a Lecce, effettuare in tempi rapidi, una diagnosi precoce nei bambini per la la fibrosi cistica, malattia genetica grave che colpisce le vie respiratorie, ma non solo. E’ una patologia diffusa, se si pensa che ogni anno si contano 200 nuovi casi in Italia, che ad oggi registra 6000 bambini ammalati. La
READ MORENon potrà funzionare almeno fino a quando non verranno sanate tutte le irregolarità. Il Dea di Lecce (dipartimento di emergenza e accettazione), dove si sarebbero dovuti trasferire i reparti dediti alle emergenze più gravi e complesse, non può essere operativo, almeno per il momento. L’hanno messo nero su bianco i vigili del fuoco nell’ultimo sopralluogo
READ MORERiconoscere come acconto per indennità Covid, il 50% della somma stabilita ai dirigenti dell’asl e beneficiari dell’indennità. Liquidare poi il 30% del dovuto ai dipendenti destinatari dell’indennità, ma appartenente alle fasce non dirigenziali, bensì le categorie di fascia B e C del comparto sanità, che contano lavoratori ben più numerosi dei dirigenti di fascia A.
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