10 falsi miti sull'ipertensione
- SALUTE
- 13 Aprile 2018
Sei pazienti della pneumologia del “Vito Fazzi”, chiusa per Covid, sono stati trasferiti stanotte dalla medicina 1 al Dea. Con i sette precedenti, arrivano a 15 le persone ricoverate nella pneumologia e risultate positive. Questi sei sono pazienti che erano rimasti nel reparto e che erano stati sottoposti al tampone, i cui risultati sono emersi
READ MOREChiusa la pneumologia del “Vito Fazzi” con sette pazienti positivi, alcuni provenienti dalla RSA “La Fontanella”, trasferiti nel Dea. Chiuse anche due medicine su tre, dove anche lì si sono registrati casi di Covid e qualche decesso sospetto. Terapia intensiva aperta, ma bisognosa di bonifica, per questo si appoggia alla sub intensiva della neurochirurgia per
READ MOREPotrebbe essere una cosa da niente oppure un segnale preoccupante, sta di fatto che nell’impianto dei gas medicali del Dea, ospedale Covid di Lecce, sarebbe stata registrata già da alcuni giorni una piccola perdita di ossigeno o meglio aria sintetica. Da indiscrezioni sembrerebbe sia stato fatto un sopralluogo giorni fa per verificare la situazione. Quello
READ MOREDopo due mesi dall’emergenza corona virus e tre dall’inaugurazione del Dea, è stata attivata la rianimazione del primo piano dell’ospedale Covid di Lecce. Sono stati montati l’altro giorno i lavabi che mancavano al piano superiore che rendevano inutilizzabile il reparto, già sanificato e pronto. Con un provvedimento urgente, la determina n°1582, l’azienda sanitaria ha dato
READ MORESarebbe in quarantena da stamattina un medico del pronto soccorso del “Vito Fazzi”. La notizia é stata comunicata allo specialista dall’ufficio di igiene, dopo aver riscontrato la positività al virus di una paziente arrivata l’altro gionro al pronto soccorso di Lecce, a bordo di un’ambulanza del 118. Quest’ultima é stata allertata perché la donna è
READ MORESono settimane che scriviamo che il “Vito Fazzi” rischia di diventare un focolaio Covid, stando a quanto riferiscono alcuni dipendenti ospedalieri, che naturalmente chiedono di rimanere anonimi, dopo la circolare a firma della dottoressa Sonia Giausa e del direttore Rollo, che vieta ai lavoratori dell’azienda sanitaria, di avere rapporti con i mezzi di informazione. Questa
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